Il giudice del Tribunale di Caltanissetta Marco Milazzo ha assolto dal reato di uccisione di animali un nisseno di 63 anni, accusato di non aver soccorso un cane, dopo averlo investito, e di averne così provocato la morte. I fatti risalgono a due anni fa.
L’uomo, C.M., stava percorrendo con la sua Fiat Punto la via Rochester quando un cane di grossa taglia era saltato all’improvviso dall’aiuola spartitraffico invadendo la carreggiata. Il conducente non era riuscito a evitare l’impatto con l’animale.
Fermata l’auto e accortosi che il cane era in fin di vita, l’uomo aveva chiamato immediatamente i soccorsi. Nel frattempo era arrivata sul posto una ragazza che pretendeva di caricare l’animale nella propria macchina per portarlo da un veterinario. Ma il conducente glielo aveva impedito dicendole: “Non tocchi niente, ho già chiamato la polizia municipale“. Nel frattempo il cane era morto.
Di qui l’accusa, per il conducente, di “avere omesso di prestare all’animale le dovute cure, impedendo a V.M di recuperare il cane e di trasportarlo presso un veterinario così cagionandone la morte“.
L’uomo è stato assolto perché il fatto non sussiste (il Pm aveva chiesto 6 mesi di reclusione). Accolta in pieno la tesi della difesa.
“Ci saremmo aspettati – ha dichiarato in aula l’avvocato Salvatore Falzone – che la Procura rimediasse all’errore di aver mandato a processo l’imputato chiedendone l’assoluzione al termine di un’istruzione dibattimentale che ne ha dimostrato l’assoluta innocenza. Dopo l’impatto con il povero cane, sbucato all’improvviso dallo spartitraffico perché lasciato incustodito dal suo proprietario, che infatti è stato multato per omessa custodia, il mio assistito ha fatto l’unica cosa che doveva fare: chiamare la Polizia Municipale e attenderne l’arrivo sul posto”.