Dal microtunneling (posa di condotte senza scavo) ai dispositivi di sicurezza antincendio, dai tetti verdi ecologici per la bioedilizia all’adeguamento di tutte le voci ai requisiti imposti dalle più recenti normative.
“L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, con la medesima puntualità con cui varò l’edizione del 2018 – scrive l’Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili siciliani – ad un anno esatto ha pubblicato il nuovo Prezzario regionale dei Lavori pubblici valido per il 2019 che, oltre a confermare e sviluppare le innovazioni introdotte lo scorso anno – come gli scavi con tecniche senza trincee (no-dig) – riconosce e accoglie le nuove frontiere dell’edilizia in materia di ridotto impatto ambientale e di tutela del territorio (come le coperture isolanti in canapa e le nanotecnologie) e presta particolare attenzione all’incolumità dei fruitori finali delle opere”.
Condividendo analisi e segnalazioni frutto dell’intenso lavoro di aggiornamento condotto dalla speciale commissione, l’assessore Falcone ha definito “un Prezzario che costituirà un valido aiuto per i professionisti che, nel progettare infrastrutture ed edifici, dovranno tenere conto delle mutate normative e tecnologie e delle più sofisticate esigenze di mercato”.
In tal senso, il nuovo Prezzario meglio indirizza, inoltre, le stazioni appaltanti in ordine alla valutazione dei progetti e alla verifica della loro esecuzione e costituisce per gli imprenditori un riferimento di trasparenza per la libera concorrenza, a scapito della discrezionalità o, peggio, delle frodi.
“Va dato atto all’assessore Falcone e alla commissione – dice Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia – di avere svolto un lavoro pregevole che rappresenta una svolta nella storia delle costruzioni in Sicilia. Davvero ci sono le basi e gli strumenti idonei e coerenti a supporto, senza tema di dubbi, delle nuove norme sulle modalità di gara e sui metodi di aggiudicazione dei lavori in Sicilia, contenute nel Collegato generale alla Legge di stabilità regionale presentato dal governo all’Ars”.
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