PALERMO. Si complica ulteriormente il contenzioso tra Ferrovie e Sis, l’impresa che annunciato licenziamenti a tappeto per i 261 operai del Raddoppio del passante ferroviario di Palermo.
Mentre sono ancora aperte le trattative tra le due parti sui 100 milioni di euro che chiede l’impresa per costi extra sostenuti nell’appalto, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, secondo quanto pubblicato oggi dal GdS, avrebbe detto: «Ci sono stati troppi ritardi e intoppi e si è andato oltre il tempo massimo previsto secondo le normative, pertanto la Sis deve lasciare il cantiere».
Parole che non sono piaciute a Rfi, dato che è ancora in corso il tavolo di confronto a Roma, e ieri si vociferava di un accordo vicino. La Sis infatti aveva dichiarato che su questa commessa è in perdita e quindi vuole abbandonare l’appalto. A pesare sulla vicenda il famoso “tappo di vicolo Bernava“, ma anche e soprattutto l’aumento generale dei prezzi dal 2008 a oggi.
Siamo già a oltre 2 anni di ritardo sul cronoprogramma e i sindacati degli edili temono ora lo spettro incompiuta.
Ieri la Filca Cisl ha dichiarato: “Rfi e Sis dicono che l’opera e gli operai sono salvi e intanto continua l’iter per il licenziamento collettivo. La verità qual è? La vicenda del passante ferroviario di Palermo sta assumendo contorni paradossali. Le istituzioni locali, l’ente appaltante e l’impresa appaltatrice dicano la verità”. Lo ha detto Paolo D’Anca, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani, che ha aggiunto: “Leggiamo sugli organi di stampa che Rfi e Sis avrebbero trovato un accordo tale da scongiurare i licenziamenti e portare a termine l’opera. Ma oggi il centro regionale dell’Impiego convoca una riunione per il prossimo 15 maggio per proseguire l’iter relativo al licenziamento collettivo di tutti i lavoratori del cantiere del passante ferroviario. Siamo alla beffa. Occorre fare chiarezza su un tema così importante da un lato per la mobilità cittadina e dall’altro per la vita di centinaia di operai. Rfi e Sis dicono di voler completare il passante ferroviario. Non possiamo che esserne lieti, a patto che ci dicano con quali maestranze intendono farlo, dato che negli uffici della Regione continua ad andare avanti il procedimento di licenziamento collettivo dei lavoratori”.
La posizione di Rfi è stata diffusa giovedì 3 maggio: “Si è tenuto a Roma un nuovo incontro tra Rete Ferroviaria Italiana e SIS in merito ai lavori per il Passante ferroviario di Palermo. Nelle ultime settimane, RFI ha infatti diffidato SIS, Contraente generale dell’opera, dal chiudere il cantiere, intimando di completare i lavori. RFI ha ancora una volta ribadito la volontà di concludere i lavori con il contratto in corso e la necessità di riaprire la linea per l’aeroporto internazionale “Falcone e Borsellino” entro l’estate (agosto/settembre)“.
Oggi i responsabili di Rfi precisano: “Prendiamo le distanze da quanto espresso sul Gds. Gli incontri con Sis sono ancora in corso. L’appalto non è stato rescisso, almeno per il momento“. E a causa del contenzioso con Sis, sono costretti ad ammettere: “I tempi si allungano per l’inizio delle demolizioni in vicolo Bernava”.