Si è autodenunciato ai carabinieri. Lo ha fatto nell’ambito della vicenda relativa alla nave Diciotti ferma al porto di Catania con a bordo circa 150 immigrati, per solidarietà nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Autore del gesto è Michele Facci, fra i fondatori del “Movimento Nazionale per la Sovranità” presieduto da Gianni Alemanno e consigliere regionale dell’Emilia Romagna nel Gruppo Misto.
Facci ha motivato la propria decisione di autodenunciarsi con un post su Facebook: “Se indagate Salvini, indagate tutti i 5.698.687 suoi elettori! A partire da me” ha scritto sulla propria pagina, accompagnando la frase con la fotografia nella quale è esposta ben in vista l’autodenuncia, fatta presso una locale stazione dei carabinieri.
“Ho ascoltato i commenti – spiega a ilSicilia.it – e vista la situazione paradossale di questa nave, la cosa più sorprendente è la ventilata contestazione a Salvini di ipotetici reati a seguito del sopralluogo del magistrato Patronaggio di Agrigento. Contestualmente, da Bologna un gruppo di avvocati di area antagonista ha avviato una campagna online di sollecitazione pubblica a denunciare Salvini, prendendo di mira il ministro dell’Interno. E quindi, a questo punto, se dovesse mai essere contestato un reato a Salvini va da sé che coloro che lo hanno votato e lo sostengono sono i mandanti. Se mai voi voleste indagare Salvini, a quel punto indagateci tutti”.
L’autodenuncia è stata mandata anche alla procura di agrigentina che ha ipotizzato il reato contro “ignoti”.