Il referendum in Sicilia causa polemiche, discussioni e dubbi. Lo testimonia l’intervento del Viminale che ha dovuto esprimersi sul caso delle matite ‘cancellabili‘ ai seggi, polverone alzato a livello nazionale anche da personaggi famosi come Piero Pelù e che ha avuto una forte eco in Sicilia. “Non su scheda elettorale“, questo ha risposto la Prefettura in risposta alle denunce via social che invitano a controllare la funzionalità della matita copiativa. A Catania alcuni votanti sono andati al seggio in possesso di un foglio di carta bianca e una gomma da cancellare. Le Prefetture di Agrigento (in foto in basso) e Catania hanno studiato il caso notando come le matite siano effettivamente indelebili.
Il Codacons presenterà domani un esposto al Ministero dell’Interno: “Stanno arrivando segnalazioni circa la presenza nei seggi di matite non indelebili che verrebbero utilizzate per il voto al referendum costituzionale. Denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione, per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare e/o modificare anche i voti sulle schede elettorali“.
Le matite copiative provengono dal ministero dell’Interno e quest’anno hanno un colore esterno blu, ma scrivono in nero. Dall’ufficio elettorale della prefettura di Catania e da quello di Agrigento invitano a “evitare inutili allarmismi”.”Chiederemo – aggiunge il Codacons – alle Procure dell’isola di aprire indagini relative ai seggi sul territorio, per raccogliere le denunce degli elettori e verificare il rispetto delle disposizioni vigenti e la piena regolarità del voto“.
Una signora di Gela, che metteva allerta di possibili brogli ritardando notevolmente le operazioni di voto, avrebbe infatti fatto una prova di cancellazione di un tratto lasciato dalla matita copiativa in un foglio, riuscendo nell’impresa; la signora ha chiesto una dimostrazione ufficiale davanti alle forze di polizia, riservandosi il ricorso alla magistratura. Il presidente del seggio e l’ufficio elettorale hanno preso a verbale le dichiarazioni dell’elettrice e hanno fatto riprendere le operazioni di voto respingendone la richiesta. Le matite, provate dai dipendenti comunali su carta normale, sarebbero risultate perfettamente a norma.
Intanto a Palermo, in piazza Benvenuto Cellini in zona Michelangelo, il mercatino abusivo rionale blocca il voto del referendum in alcune sezioni con le bancarelle. Numerose le telefonate arrivate alla sala operativa dei vigili urbani di via Dogali che segnalavano disagi soprattutto per anziani e disabili che non riuscivano ad andare a votare. Luigi Ciotta, presidente dell’Adoc, è infuriato: “Il mercatino ha bloccato l’intera zona da Via Michelangelo al Cep senza nessun tipo di controllo – ammonisce Ciotta – Se consideriamo che nella zona c’è la chiesa e che la farmacia di turno di tutta la zona in Via Besio, è stato impossibile votare“.