“Il ricorso ai dissalatori è una delle ipotesi” in campo per fare fronte all’emergenza idrica, perché “l’acqua bisogna pure portarla nei centri abitati e nelle aree irrigue a colture intensive”.
L’ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a margine dell’inaugurazione dell’Urp al Palazzo di Giustizia di Catania.
“Qualcuno sostiene che è la scelta più costosa ma ci stiamo attrezzando acquisendo pareri di strutture idonee a dare consulenze su questo fronte. Gli invasi vanno assolutamente completati, come la diga Pietra Rossa perché serve una larga parte del Sud Simeto. Gli altri invasi sono stati sottoposti a manutenzione da tanto tempo e bisogna rivedere anche le condotte e rafforzare le strutture fragili e debilitate”.
Per il governatore, ci sono le risorse necessarie per avviare e portare a termine la mole di lavoro: “Quello che è mancato – spiega – è un lavoro di programmazione. Credo che entro sei mesi noi sapremo su quali obiettivi muoverci in maniera concreta.
Abbiamo allertato tutti e nove gli uffici del Genio civile e le istituzioni chiamate a collaborare su questo fronte.
Nessuno deve rimanere indietro, nessuno può restare a guardare: da sola la Regione non potrebbe affrontare e risolvere il dramma che si vive da qualche anno. Ma la chiamata all’appello – conclude Musumeci – pare abbia dato risposte significative e di questo sono contento perché alla fine il senso di responsabilità prevale in ciascuno di noi”.