Nelle serate del fine settimana, le vie del centro storico di Catania si animano sempre di più, con un’affluenza crescente, soprattutto in vista delle festività natalizie. In risposta alle direttive del Ministro dell’Interno, il Prefetto di Catania e i vertici provinciali delle Forze di polizia hanno collaborato per garantire la sicurezza di cittadini, turisti e operatori commerciali. Con un’ordinanza del Questore di Catania, sono stati istituiti servizi interforze di vigilanza e ordine pubblico in diverse zone chiave del centro storico.
Le aree coinvolte includono piazza Vincenzo Bellini, via Antonino Di Sangiuliano, via Landolina, via Coppola, piazza Federico di Svevia, via Gemellaro, via Santa Filomena, via Umberto, via Pacini e piazza Carlo Alberto.
Gli agenti della Questura, della Polizia Scientifica, della Polizia Stradale, i militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, insieme alle pattuglie della Polizia Locale, hanno collaborato sotto la supervisione di un Funzionario della Polizia di Stato.
I servizi si sono concentrati su controlli attivi nelle aree pedonali, con l’obiettivo di prevenire comportamenti illegali. Le operazioni hanno coinvolto pattuglie dislocate strategicamente per evitare l’accesso non autorizzato e per sorvegliare da vicino il comportamento degli avventori, con particolare attenzione a fenomeni come lo spaccio di stupefacenti e l’abuso di alcol tra i giovani.
Durante i servizi serali, sono state controllate 80 persone e 18 veicoli, con 16 sanzioni per violazioni del Codice della Strada.
Gli interventi amministrativi hanno riguardato anche attività commerciali, con 12 verifiche eseguite dalla Polizia Amministrativa e dalla Polizia Locale.
Le sanzioni applicate comprendono violazioni quali mancanza di casco protettivo, sosta vietata, mancanza di copertura assicurativa e altre.
Parallelamente, la Squadra Mobile – Sezione “Falchi” ha agito in borghese, intervenendo contro un 17enne che circolava illegalmente in piazza Vincenzo Bellini. Il giovane è stato bloccato e indagato per occultamento di atti veri, venendo poi affidato ai genitori.