“Quanto bisognerà ancora attendere per la riapertura della via Santa Marta chiusa esattamente da due settimane?“
E’ questo il principale interrogativo che il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, rivolge al presidente di Amam Alibrandi dopo i cedimenti strutturali che il 12 giugno scorso hanno determinato la totale inibizione dell’arteria nella parte a monte.
“So bene che non si tratta di un intervento di poco conto – afferma Gioveni – anche perché io stesso il giorno dopo la chiusura ricordai che la causa principale di questo scempio strutturale è legata presumibilmente al sovraccarico di reflui proveniente dal collettore fognario del torrente Bisconte-Catarratti che venne collegato con l’esistente e certamente incapiente impianto di via Santa Marta, ma per la viabilità nella caotica zona della vallata di Camaro e del comprensorio viale Europa – via Cesare Battisti – viale Italia, riaprire l’arteria diventa un fatto improcrastinabile!”
“Peraltro – prosegue il consigliere – in più occasioni il sottoscritto, insieme alla vicepresidente della 4^ Municipalità Debora Buda, avevamo chiesto maggiore attenzione all’Amministrazione anche sullo stato di manutenzione della sede stradale! La mia preoccupazione, che certamente è resa viva dalle continue rimostranze di tantissimi residenti ed anche commercianti della zona – insiste l’esponente di Fratelli d’Italia – è legata soprattutto all’inerzia o all’immobilismo che sembrano regnare sulla vicenda, quanto meno apparentemente visto che di mezzi che lavorano, a distanza di due settimane dalla chiusura, non sembra esservi traccia!”
“Chiedo pertanto ad Amam e Amministrazione una forte accelerazione sugli interventi da eseguire sui sottoservizi e sulla sede stradale di via Santa Marta – conclude Gioveni – perché il caos viario che ne consegue, aggravato attualmente anche dalla presenza di tir che impazzano in città, non può più essere tollerato”.