“Il governo regionale vuole tagliare il fondo per la stabilizzazione dei lavoratori precari, mentre si continuano a sprecare risorse pubbliche in inutili spot propagandistici e in un clientelismo ormai fuori controllo. È la fotografia impietosa di una maggioranza che ha smarrito ogni senso di giustizia sociale e di responsabilità verso i lavoratori e gli Enti Locali che hanno bisogno di risorse umane per far funzionare la macchina amministrativa ed erogare servizi ai cittadini”. Così l’onorevole Valentina Chinnici, deputata regionale e vice segretaria del PD Sicilia, denuncia il pesantissimo taglio operato dalla Regione ai fondi per la stabilizzazione.
Il Legislatore siciliano, con l’articolo 28 del disegno di legge 976/A del 1° ottobre 2025, sferra il suo attacco più duro ai lavoratori, effettuando l’ennesimo, insopportabile taglio al Fondo straordinario per i percorsi di stabilizzazione e per le misure di fuoriuscita. Si interviene ancora una volta per operare una scellerata riduzione delle autorizzazioni di spesa del capitolo che finanzia tutti i percorsi di stabilizzazione e le misure di fuoriuscita.
Questo Fondo per l’anno 2025 viene quantificato in 176,8 milioni di euro, subendo un ulteriore pesantissimo ridimensionamento oltre a quelli già effettuati dal 2020 a oggi.
“Assistiamo, quindi, sconcertati e indignati, a una consistente e intollerabile decurtazione finanziaria del Fondo straordinario di 2,2 milioni di euro per il 2025 e 50 milioni negli ultimi 5 anni. È inaccettabile che mentre si sperperano soldi pubblici in campagne comunicative autoreferenziali e in pratiche clientelari, si tolga ossigeno a migliaia di famiglie siciliane che aspettano da anni una soluzione alla loro precarietà”, tuona Chinnici.
Che aggiunge: “Questi tagli rappresentano il prezzo della dignità negata per migliaia di lavoratori che da mesi rivolgono un appello a tutti i deputati perché la loro situazione venga finalmente risolta. È scandaloso pensare che le risorse per garantire stabilità e futuro a chi serve le istituzioni vengano sacrificate sull’altare della propaganda e degli interessi di pochi”.
“Chiediamo con forza – conclude la deputata democratica – un immediato ripensamento da parte del Presidente Schifani e dell’intera maggioranza. Ritirare questo provvedimento scellerato non è solo un dovere politico, ma un atto di elementare giustizia. Il Partito Democratico siciliano è e sarà al fianco di tutti i lavoratori precari e delle loro organizzazioni sindacali in questa battaglia di civiltà, promuovendo ogni iniziativa parlamentare e di mobilitazione per costringere la maggioranza a fare marcia indietro su una scelta così gravemente ingiusta e dannosa per la nostra Isola. Ci aspettiamo al contrario che il governo affronti con serietà il fenomeno del precariato pubblico siciliano senza ricorrere al fondo straordinario e con copertura finanziaria a regime”.