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Comitato Civico Villagrazia di Palermo: “La strada principale della borgata non è sicura”| Video

sabato 21 Luglio 2018

A Villagrazia di Palermo, antica borgata storica che si colloca nell’immediata periferia a sud-est della Città inserita nella terza circoscrizione, recentemente si è costituito il “Comitato Civico per Villagrazia di Palermo”.

La decisione di dar vita a tale forma aggregativa -spiegano dal comitato – nasce dalla considerazione che ci troviamo in un territorio che molto spesso non riesce ad avere la giusta attenzione da parte delle istituzioni“.

Il comitato propone la costruzione di una gradinata pedonale, percorso alternativo di collegamento tra la piazza Villagrazia e la via Tomaselli, in modo da consentire il passaggio in sicurezza dei pedoni e soprattutto dei bambini che giornalmente devono raggiungere la scuola elementare.

comitato civico villagraziaDa molti anni  –  spiega Salvatore De Lisi componente del comitato – e in molteplici occasioni gli abitanti della borgata di Villagrazia di Palermo hanno manifestato agli organi competenti dell’Amministrazione comunale l’elevato rischio per l’incolumità fisica, derivante da eventi incidentali con i mezzi in transito a cui incorrono giornalmente nell’unica via di collegamento sia veicolare che pedonale peraltro sprovvista di banchine tra i due livelli della borgata una parte inferiore che finisce con la piazza Villagrazia e una parte superiore che inizia continuando per via Villagrazia dalla via Tomaselli traversa e parallela con la stessa via dove si trovano scuola materna ed elementare, chiesa, ufficio postale, farmacia e vari esercizi commerciali”.

L’ufficio Opere Pubbliche del comune di Palermo realizzò un progetto, in variante allo strumento urbanistico dal Z.T.O. “A2 “ a “sede pedonale pubblica”, per la sistemazione di piazza Villagrazia e collegamento pedonale con la via Tomaselli, l’Ufficio del Genio Civile di Palermo esprimeva parere favorevole al progetto di cui sopra – afferma De Lisi che continua – La realizzazione del progetto, inserito nel Programma Triennale 2004/2006 delle O.P. approvato con priorità assoluta, oltre che salvaguardare l’incolumità pubblica di passanti e residenti prevedeva la riqualificazione dell’area e una migliore fruibilità attraverso la realizzazione di rampe di scale alternate da piazzuole di sosta, spazi verdi ed un ascensore per i diversamente abili.

Il Servizio Protezione Civile ed Edilizia Privata, con relazione di un sopralluogo tecnico del 14/04/2005, attestò la minaccia di gravi pericoli per l’incolumità pubblica dei cittadini di effettuare, nel più breve tempo possibile, la predisposizione e quindi la realizzazione di un percorso alternativo quello attualmente in uso che consentisse il passaggio in sicurezza dei pedoni tra le due parti della borgata.

Il Consiglio comunale deliberò l’adozione della variante urbanistica da Z.T.O. “A2” a “Sede pedonale pubblica” per la sistemazione di piazza Villagrazia e collegamento con via Tomaselli.

Sempre il Consiglio comunale con delibera del 27/09/2007 e la presa d’atto dell’approvazione da parte dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, per decorrenza dei termini , della variante urbanistica da Z.T.O. A2 a sede pedonale pubblica e avviava la procedura nei confronti dei proprietari dei beni immobili a cui apporre il vincolo preordinato all’esproprio.

Tenuto conto che il progetto per la sistemazione di piazza Villagrazia e collegamento pedonale con la via Tomaselli è stato inserito anche nei successivi programmi Triennali Opere Pubbliche, di cui l’ultimo Programma Triennale OO.PP. 2017/2019 ed Elenco Annuale 2017, approvato con deliberazione di consiglio Comunale del 22/09/2017, con una stima dei costi del programma per l’anno 2018 pari a euro 1.843.624,50 a fronte di un costo complessivo iniziale dell’opera previsto all’epoca dal settore Opere Pubbliche che ammontava ad euro 504.579,00″.

Ma il progetto in oggetto, pur inserito nel programma Triennale OO.PP. 2017/2019 ed Elenco Annuale 2017, è privo di qualsiasi finanziamento.

Chiediamo dunque – conclude la nota del Comitato – quali siano a tutt’oggi le cause ostative che non hanno consentito la realizzazione del progetto, già inserito nel programma Triennale delle Opere Pubbliche 2004/2006 del Comune di Palermo e se il progetto sia ancora nella fase preliminare o se sia stata effettuata la fase esecutiva, se il Comune intenda impegnare le somme necessarie per il finanziamento del progetto, se il Comune abbia avviato l’iter espropriativo”.

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