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la dichiarazione

Commissione Antimafia a Castelvetrano (Tp), Cracolici: “Liberare la Sicilia da borghesia mafiosa”

giovedì 2 Febbraio 2023
Antonello Cracolici

Partiamo da quegli applausi di lunedì 16 gennaio e ora bisogna dare voce e sostegno all’antimafia diffusa“. Lo ha detto il presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici prima dell’inizio dei lavori a palazzo Pignatelli a Castelvetrano dopo l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro il 16 gennaio scorso.

Dobbiamo sostenere con strumenti le forze dell’ordine – ha aggiunto – e dobbiamo alzare lo sguardo verso quel rapporto tra la borghesia mafiosa e il sistema massonico in questa provincia“. Poi Cracolici ha ribadito che “Castelvetrano deve acquisire la consapevolezza del suo riscatto, la città deve sapere andare oltre la rappresentazione. Questo territorio, del resto, è ricco di imprenditori ed è la patria delle olive da mensa“, ha detto.

Prosegue con le dichiarazioni commentando il ruolo della figlia di Matteo Messina Denaro e così commenta: “Mi auguro che la figlia Lorenza si renda consapevole che la strada vissuta dal padre è una via senza uscita”. La figlia del boss Matteo Messina Denaro, Lorenza Alagna, che abita nella cittadina trapanese, qualche giorno fa, attraverso l’avvocato Francesco Lo Sciuto, ha diffuso una nota nella quale affermava di “non rinnegare il padre”, ribadendo, altresì, che “la sfera del rapporto padre-figlia è intangibile ed insindacabile, e, come tale, deve rimanere rigorosamente riservata“. Il presidente Cracolici ha ribadito: “Non tocca a me giudicare i sentimenti tra figlia e padre ma ritengo necessaria che la giovane si renda conto di cosa ha compiuto suo padre“.

In merito alla svolta necessaria il presidente dichiara:

Tutti noi dobbiamo fare un salto di qualità, la politica, le forze dell’ordine, la magistratura, perché questa è la sfida di oggi“, ha detto Cracolici.

“Dobbiamo liberare la Sicilia da questo sistema di compenetrazione con la borghesia mafiosa e, soprattutto, da un uso distorto delle parole, come l’onore, dobbiamo conquistare l’idea che l’onore deve riguardare gli uomini che hanno perso la vita e che stanno combattendo la mafia. Gli uomini d’onore sono Giovanni Falcone, Maurizio De Lucia, i carabinieri che contrastano e arrestano i mafiosi. Non sono certo uomini d’onore i mafiosi che di tutto hanno tranne l’onore che hanno perso“, ha concluso Cracolici.

Marco Intravaia

Questa mattina sono stato in visita a Castelvetrano con la Commissione Regionale Antimafia, per manifestare solidarietà e vicinanza a quel territorio, messo a dura prova dalla lunga latitanza di Matteo Messina Denaro, dalla rete di connivenze che hanno strangolato l’economia e minato la sicurezza dei cittadini. Nell’Aula consiliare abbiamo incontrato i sindaci del comprensorio, il prefetto di Trapani e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Con la nostra presenza abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: le Istituzioni ci sono e faranno fino in fondo la loro parte. Le autorità locali posson contare sulla Commissione Regionale Antimafia quale interlocutore pronto a recepire le istanze di una comunità che vuole voltare pagina e non legare il proprio nome alla mafia e alla latitanza dell’ultimo boss di Cosa Nostra“. Ha commentato il deputato regionale di FdI Marco Intravaia nel corso della visita odierna a Castelvetrano.

Anche Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana, dichiara: “Una presenza forte che dà la misura di quanto il Parlamento siciliano sia vicino alle

Marianna Caronia
Marianna Caronia

comunità che hanno patito e patiscono per l’azione criminosa della mafia. Con la Commissione regionale Antimafia, oggi riunita a Castelvetrano (Tp), vogliamo ribadire che le Istituzioni hanno il dovere di riscatto con azioni forti e improntate allo sviluppo soprattutto dove cosa nostra ha lasciato macerie morali e materiali. Vanno ringraziate le forze dell’ordine e la magistratura per l’importante lavoro che quotidianamente svolgono e per l’esito che ha avuto la recente operazione che ha portato in carcere Matteo Messina Denaro. La politica sana ha il dovere di smuovere le coscienze, soprattutto delle giovani generazioni, per ribadire che la lotta alla mafia si fa con l’esempio di una vita improntata al rispetto delle regole ed un agire sempre nella legalità. Ritengo che la seduta dell’Antimafia regionale nel paese di Messina Denaro sia un fatto straordinario che consente ai cittadini ed a chi rappresenta lo Stato nelle varie articolazioni di sentire la solidarietà della Regione coniugata alla forte determinazione di sconfiggere la mafia”.

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