È stato approvato il rendiconto 2017, a garantire la possibilità di votare il documento una parte delle minoranze che hanno deciso di rimanere in Aula, infatti, in totale vi erano 17 consiglieri della maggioranza, invece di 21, e 10 delle minoranze.
Durante la seduta i consiglieri comunali della maggioranza hanno firmato un ordine del giorno dove viene richiesto che la relazione del ragioniere generale del Comune sia parte integrante “del presente atto deliberativo, avente per oggetto il rendiconto di gestione 2017, al fine di definire le misure correttive necessarie alla futura programmazione“.
“Il lavoro caparbio di verità dei conti, fondamentale per garantire i servizi ai cittadini, trova oggi con l’eliminazione di 70,7 milioni di disallineamenti tra i bilanci del comune e delle sue aziende un nuovo punto di partenza ed una indubbia vittoria delle opposizioni durante la seduta di oggi – Queste le parole del consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli, leader de I Coraggiosi che aggiunge – Ci siamo scontrati in campagna elettorale con due narrazioni differenti, oggi la nostra si dimostra veritiera: i conti del comune non erano in equilibrio e le aziende sono a rischio“.
Amat ha comunicato l’ultimo, in ordine di tempo, stralcio di crediti, erodendo della metà (50 milioni di euro) il proprio capitale sociale “Non condividiamo – continua Ferrandelli – il Sindaco negli anni passati li aveva riconosciuti ad Amat facendo votare quei bilanci in qualità di socio unico ed oggi con direttiva li obbliga al taglio. Siamo preoccupati per una azienda che perde 9 milioni sul tram e che, impoverendo il capitale sociale, oggi fa un salto nel buio. Ancora più buio se si considera l’ostinazione di realizzare nuove linee di tram e quindi di mettere in conto altre perdite. Anche Rap perdendo circa 1 milione al mese “rinuncia anche essa ai crediti, e si dovrà attrezzare al fatto che il Comune, contrariamente a quanto sostenuto dall’azienda, sostiene di aver incluso nel contratto di servizio il costo del TMB”.
“La Lega dice no al bilancio consuntivo perché è carico di punti oscuri, un documento figlio dell’approssimazione che rispecchia perfettamente la natura di un’Amministrazione comunale totalmente scollata dai veri problemi della città” – lo dichiarano Igor Gelarda ed Elio Ficarra, consiglieri comunali della Lega a Sala delle Lapidi, che al momento della votazione del consuntivo 2017 del comune di Palermo a Sala delle Lapidi, pur nella compattezza della minoranza, hanno abbandonato l’Aula.
“Sono stati due mesi di dibattito mentre la città è piena di emergenze, senza piani industriali delle società partecipate e con il sindaco per giunta assente, come sempre, anche in questi ultimi cruciali giorni di dibattito. Sul no al bilancio da parte della Lega come valutazione negativa più generale dell’Amministrazione Orlando – concludono Gelarda e Ficarra – non potevamo non tenere conto del severo parere contrario espresso dal collegio della Corte dei conti“.
“L’opposizione, e il M5S in particolare, ha vinto un’importante battaglia che ha permesso di fare finalmente chiarezza e trasparenza sullo stato di salute dei conti del Comune e delle partecipate – afferma il gruppo del M5s Palermo – È però necessario evidenziare che questo rendiconto, rispetto al percorso fatto dalle partecipate, presenta dati ormai superati e in netto contrasto rispetto al rendiconto Rap 2016 e allo schema di rendiconto Amat 2017. I profili di irregolarità sono stati evidenziati in più occasioni e costituiranno oggetto di apposito rilievo da parte della Corte dei Conti.
Il quadro che emerge dalla proposta al bilancio 2017 e dalla relazione al terzo trimestre Amat, però, non può che seriamente preoccupare e attesta la responsabilità di questa Amministrazione per lo stato deficitario e di crisi che si è creato. Di fronte a questo nefasto quadro, manca il piano industriale e il piano di risanamento, mentre non si sa come dovrà essere rimodulato il contratto di servizio“.
C’è chi nelle minoranze evidenzia l’assenza di un Sindaco che sembra non assumersi le sue responsabilità anche davanti alle difficoltà “L’avevamo già sottolineato relativamente alla vicenda del bilancio consuntivo 2017 e non possiamo che ribadirlo oggi: l’assenza di Orlando a Sala delle Lapidi in momenti chiave del dibattito sul futuro della città e delle aziende è inaccettabile – afferma il consigliere comunale Marianna Caronia che aggiunge – Nel merito della vicenda Amat, credo che il Consiglio non possa non tenere conto del parere espresso dai Revisori dei Conti. È evidente però che l’attuale disponibilità finanziaria ed economica del Comune non è tale da soddisfare le necessità della città e dei cittadini. Come ho già detto, credo che l’Azienda abbia il dovere, soprattutto se chiede alla Regione di supportarne le attività, di elaborare progetti seri e credibili di sviluppo del servizio in tempi realistici, altrimenti sarà difficile che la Regione possa erogare le somme che sono state richieste durante l’audizione in Commissione all’ARS“.
“Oggi una sala delle Lapidi gremita ha affrontato ancora una volta i dati relativi a questo bilancio consuntivo 2017, avendo come ultimo atto, la presenza del Presidente dell’Amat Michele Cimino, che non ha potuto fare altro che certificare una sconfitta che ha un solo terribile nome: 50 milioni di euro – Ad affermarlo Sabrina Figuccia, Consigliere comunale Udc, che prosegue: “Sono convinta del fatto che l’amministrazione abbia una grande colpa, quella di tentare di nascondere la polvere sotto il tappeto, senza comprendere che ormai non è rimasto neppure il tappeto. Per questo non soltanto ho espresso a chiare lettere la mia contrarietà a questo rendiconto, ma al momento del voto sono uscita dall’aula per prendere le distanze da un atto che non posso che respingere al mittente. Proprio come respingo l’atteggiamento istituzionale e politico di una maggioranza che non intendo sostenere in alcun modo, men che meno garantendo con la mia presenza in Aula il numero legale ad una maggioranza, che neanche su un atto così importante per la città ha saputo essere presente in maniera compatta“.
Ma nelle opposizioni c’è chi invece ha deciso di votare a favore del Rendiconto è il caso del consigliere Claudio Volante che ha detto “Condivido le osservazioni dei revisori e sono anche io preoccupato per le sorti della città, ma confido in un punto di ripartenza con la consapevolezza dei rilievi e delle criticità emerse. Sarò attento vigile dell’osservanza delle rigide prescrizioni indicate dai revisori e mi farò promotore di iniziative per la ripresa della nostra città.
Secondo Volante “il rendiconto rappresenta una reale fotografia della situazione economica in cui versa il comune di Palermo“.
“Forza Italia ha votato no! – afferma Giulio Tantillo capogruppo di Forza Italia – Per la maggioranza votare il consuntivo 2017 dopo il consolidato del 2016 non era facile ma non per i 70,7 milioni non allineati ( i disallineamenti sono sempre esistiti ) ma perché incidono sul bilancio pluriennale. Bene hanno fatto alcuni consiglieri di minoranza che lavorando per un mese anche a tarda notte hanno messo a nudo le criticità del bilancio soprattutto quelle delle partecipate.Valutiamo positivamente il confronto con il consiglio Comunale dei due amministratori unici di Amat e Rap. I ritardi con cui arriva il consuntivo e il previsionale hanno prodotto un danno enorme ai servizi della città, basti pensare alle scuole; ai marciapiedi; al traffico; illuminazione; parcheggi; strade; ai mezzi pubblici; cimiteri; spiagge e sottopassi per rendersi conto che la città si avvia verso un lento declino a cui non bisogna rassegnarsi”.
“Le scelte di questa Amministrazione – continua Tantillo -rischiano di ritardare i provvedimenti che molti commercianti attendono da tanto tempo. Porteremo la vicenda in conferenza dei capigruppo convocando il segretario generale il capo di gabinetto e il vice sindaco. Basta alla girandola ad interim dei dirigenti, necessitano scelte concrete e durature nel tempo. Non vogliamo entrare sulle vicende gestionali che non competono al consigliere comunale ma il funzionamento e l’efficienza degli uffici rendono più proficuo e sereno il rapporto con il cittadino“.
“Ritengo che il consiglio comunale abbia fatto un eccellente disamina del consuntivo 2017 -afferma il consigliere Sandro Terrani, capogruppo del Mov139 che aggiunge – soprattutto per quel che concerne i disallineamenti, con la dichiarazione dell’amministratore unico di Amat che ha stralciato 50 milioni di euro di crediti non dovuti”.
“Adesso, sarà importante per le società partecipate, in particolare per Amat e Rap fare un piano industriale per un rilancio serio delle stesse società e certamente non mancherà sia per l’Amministrazione attiva sia per il consiglio Comunale adeguare i contratti di servizio. Adesso, inizierà la fase dell’approvazione del previsionale 2018, ed è proprio qui che si decidono le sorti dell’amministratore Comunale con tutte le sue partecipate” conclude Terrani.
“Il via libera al bilancio consuntivo del Comune di Palermo e lo stralcio dei disallineamenti da parte delle società partecipate mettono finalmente ordine nei conti e gettano le basi per un rilancio complessivo dell’azione amministrativa, che passerà dall’approvazione del previsionale del 2018 e di quello del 2019”. Lo dicono i consiglieri di Palermo 2022 Tony Sala, Giulio Cusumano e Massimiliano Giaconia.
“L’eliminazione delle discrepanze tra i bilanci del Comune e quelli delle sue aziende, createsi negli ultimi vent’anni, sana vecchi problemi che però rischiavano di inficiare gli sforzi fatti dall’amministrazione Orlando e che mirano a mantenere pubblici i servizi e a garantire i livelli occupazionali – continuano i consiglieri – L’amministrazione attiva deve al contempo procedere ai piani di ristrutturazione economico-finanziaria di alcune società, soprattutto Rap e Amat, che hanno stralciato i crediti seguendo la direttiva del sindaco”.
“Approvato finalmente il consuntivo 2017 – dice il consigliere Ottavio Zacco – atto necessario per sbloccare la macchina amministrativa e per iniziare a trattare da subito gli atti propedeutici per passare alla trattazione del bilancio di previsione 2018″.
“Un ritardo causato dall’eliminazione dei disallineamenti di alcune ex municipalizzate, necessaria come misura correttiva a cui è stato possibile arrivare grazie ad una preziosa collaborazione tra l’amministrazione comunale e gli amministratori unici delle aziende, che hanno permesso di mettere in sicurezza le aziende e i conti del comune, ora è necessario avviare un percorso congiunto tra maggioranza e opposizione per approvare velocemente il bilancio di previsione 2018, e iniziare a rivedere i contratti di servizio per rilanciare le aziende“.
“Ma è anche opportuno che l’amministrazione presenti in tempi brevissimi il bilancio di previsione 2019, per il rilancio di quel progetto politico che abbiamo condiviso con gli elettori“.
“Un consuntivo pressoché in linea con quello degli anni precedenti in cui occorre prendere atto, – dice Marcello Susinno di Sinistra Comune – come peraltro sancito dall’Anci, come tantissimi Comuni vivono una condizione di sofferenza, causata sia dai minori trasferimenti di Stato e Regione ma anche dalle esigue entrate relative alle addizionali comunali dove il gettito pro-capite al sud è pari al 50% rispetto alle città del nord”.