L’Anci Sicilia chiede un incontro al Governo nazionale per affrontare le tante criticità finanziarie e organizzative dei Comuni siciliani, in stato di mobilitazione permanente e la istituzione di una sede di confronto tra Stato, Regione Siciliana ed Enti locali nella quale individuare le necessarie soluzioni normative e finanziarie che consentano di armonizzare la legislazione nazionale con quella regionale.
Queste in sintesi le richieste avanzate dall’Associazione dei Comuni siciliani in una lettera, inviata stamattina, al presidente del Consiglio, Mario Draghi, al presidente della regione Siciliana, Nello Musumeci, ai deputati e ai senatori eletti in Sicilia e ai deputati dell’Assemblea regionale.
“Abbiamo ritenuto necessario coinvolgere il Governo nazionale per denunciare il grave stato di sofferenza di un gran numero di Comuni siciliani, che hanno già approvato e inviato alle istituzioni nazionali un’apposita delibera di giunta con la quale si sottolinea l’inadeguatezza dell’attuale quadro normativo a fronte del progressivo aumento di Enti che dichiarano il dissesto, che sono costretti a ricorrere ad un piano di riequilibrio e che manifestano altri elementi di sofferenza sul piano finanziario”, ha detto Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“La necessità, improrogabile, di istituire un tavolo di confronto istituzionale per l’individuazione di urgenti soluzioni normative e finanziarie è anche strettamente connessa alla possibilità di un effettivo utilizzo dei fondi del nuovo ciclo di Programmazione 2021/2027 e del Piano nazionale della ripresa e della resilienza (Pnrr). Il pieno ed efficiente impiego di tali ultime risorse finanziarie, infatti, rappresenta una storica opportunità per ridurre il divario con le aree più sviluppate del Paese e garantire, anche in Sicilia, Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) – conclude Orlando – e non possiamo in nessun modo permettere che si trasformi in un’ulteriore occasione mancata per la nostra Sicilia”. ;Il Consiglio regionale dell’Anci Sicilia, riunitosi con procedura d’urgenza il 29 giugno scorso, in assenza di adeguati riscontri a questa ulteriore sollecitazione – si legge nella lettera – organizzerà a Roma una manifestazione dei sindaci dell’Isola.