PALERMO – A poco più di un mese dall’aggiudicazione del concorso internazionale di progettazione del “Sistema tram Palermo” (LEGGI QUI), secondo indiscrezioni raccolte da ilSicilia.it, il gruppo di progettazione “Ingegneri Cassata” (i palermitani vincitori del concorso) avrebbero sciolto la riserva, rifiutando il 1° premio da 100.000 euro messo in palio dal Comune di Palermo, e optando invece per la progettazione definitiva, la direzione lavori, e il coordinamento sicurezza, del valore di circa 14 milioni di euro.
Al momento si stanno effettuando le dovute verifiche alla documentazione, relativamente ai certificati antimafia, per cui dovrebbero passare almeno altri 30 giorni. Il team di progettazione guidato da Ruggero Cassata (Rgm Srl di Palermo) include anche Dino Bonadies (Rpa Srl di Perugia), Alberto Scotti (Technital Spa di Verona) e Giovanni Cassata (Rgm). Una volta ottenuto l’incarico a tutti gli effetti, dovranno compiere tutte le indagini, anche con il supporto di droni e geo-radar.
Nonostante «l’altissimo livello dei 4 concorrenti» sottolineato dalla Commissione di gara, in questi giorni non sono mancate le polemiche per le soluzioni progettuali prospettate: la critica più frequente è l’aver puntato su un progetto che abolirebbe totalmente il transito delle auto in molte strade importanti (via Roma, via Marchese di Roccaforte, via Libertà) rese totalmente pedonali e senza posti auto.
Motivo per cui la Commissione di gara ha imposto la creazione di ben 12 parcheggi sotterranei multipiano, in ‘project financing’, tra cui: Piazza Giulio Cesare, Piazza Don Bosco, Piazza Alcide De Gasperi, Via Libertà (sotto carreggiata centrale), Piazza Boiardo e a Mondello in Via Galatea e Mongibello.
Sembrerebbe un controsenso puntare sui tram per evitare i problemi degli scavi in sotterranea, e poi però far fare 12 parcheggi interrati. Sia per i notevoli costi, sia perché la storia ci insegna che il famoso “Piano Parcheggi” del Comune è naufragato miseramente: su 4 parcheggi (piazza Sturzo, piazza Giulio Cesare, via Imera e piazza Giovanni Paolo II) neanche uno ha visto luce, dato che i privati non si sono fatti avanti e i bandi sono andati deserti. Un buco nell’acqua che non è il caso di ripetere.
Un’altra critica al progetto vincente riguarda la sistemazione della rotatoria di piazza Einstein nella quale non si terrebbe conto di tutti gli attuali flussi di traffico, generando un vero caos. Infine, non meno importante, il fattore costi: 198 milioni disponibili (grazie al “Patto per Palermo”), sembrano davvero pochi per realizzare tutte le proposte di un progetto così ambizioso.
Tra i punti forti invece spicca la nuova sistemazione di piazza Boiardo e l’abolizione dell’attuale Terminal Notarbartolo, con una nuovo viadotto stradale di collegamento con via Daidone.
Il gruppo Cassata lo scorso 8 maggio ha dunque “stravinto” con un netto distacco sui secondi classificati (Muñiz-Sanchez) e più di trenta lunghezze sul 3° (Bottini) e 4° classificato (Ingletti).
QUI tutte le immagini del 1° classificato.
Ma quali sono le proposte progettuali degli esclusi? Finora si è mantenuto il massimo riserbo. E il Comune aveva annunciato per il futuro una mostra apposita per esporre tutti gli elaborati e i rendering. Eccoli in anteprima su ilSicilia.it.
SCORRI LE FOTO IN BASSO
2° CLASSIFICATO – Muñiz Sanchez Javier Ignacio
3° CLASSIFICATO – Bottini Aldo
4° CLASSIFICATO – Ingletti Alfredo