Scenderanno in piazza il 21 febbraio gli operai del passante ferroviario di Palermo. In un’assemblea stamani nel cantiere di viale Francia, dopo un dibattito accesso sul futuro della commessa e sui 200 licenziamenti che la Sis ha riprogrammato, i lavoratori hanno dato il consenso per una manifestazione con corteo da piazza Giulio Cesare fino in via Cavour, davanti alla sede della Prefettura, dove Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil chiederanno di essere ricevuti.
“Il fatto che l’ufficio del lavoro abbia revocato l’incontro – dicono i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo Ignazio Baudo, Dino Cirivello e Francesco Piastra – ha dilatato i tempi per la trattativa sindacale con l’azienda e le istituzioni. Ma il problema dei 200 licenziamenti non viene meno. Al di là degli aspetti procedurali, siamo preoccupati perché dopo la nostra lettera al ministero delle Infrastrutture e alla Regione, per una riunione congiunta, nessuno ha ancora risposto”.
I sindacati avevano annunciato una manifestazione per oggi, ma come detto, è slittata al 21. Secondo Feneal Filca e Fillea il numero del personale è congruo e una ulteriore riduzione non trova riscontro con le reali esigenze produttive del cantiere. Una dichiarazione suffragata anche dalle dichiarazioni di Rfi, l’ente appaltante, che in una nota diramata il 27 gennaio 2017 ha giudicato “inaccettabile” il ricorso ai licenziamenti da parte della Sis a fronte dell’esigenza di continuare e ultimare i lavori della commessa. L’opera infatti è all’80%.