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Coronavirus, ecco i comportamenti da adottare a partire da oggi | SCARICA IL PDF

martedì 10 Marzo 2020
test coronavirus diagnosi

Dopo il decreto del governo del 9 marzo che trasforma tutta Italia in zona arancione, di seguito si riportano alcune domande e risposte con comportamenti da adottare a partire da oggi.

Le seguenti domande e risposte sono elaborate dal Comune di Palermo e dalla Protezione civile sulla base del contenuto del Decreto del Presidente del Consiglio e delle Ordinanze del Presidente della Regione Siciliana.

COSA SI INTENDE PER “EVITARE OGNI SPOSTAMENTO DELLE PERSONE FISICHE”? CI SONO DEI DIVIETI? SI PUÒ USCIRE PER ANDARE AL LAVORO? CHI È SOTTOPOSTO ALLA QUARANTENA SI PUÒ SPOSTARE? SI PUÒ FARE UNA PASSEGGIATA?

È richiesto di evitare di uscire di casa. Si può uscire soltanto per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre
necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche
mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. E`comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È possibile fare passeggiate e attività motore all’aperto, purché ciò avvenga senza creare assembramenti e mantenendo sempre la distanza dalle altre persone.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

SE ATTUALMENTE MI TROVO IN UNA ZONA DIVERSA DALLA MIA RESIDENZA, POSSO TORNARE A CASA?
Sì.

SE ABITO IN UN COMUNE E HO NECESSITÀ DI SPOSTARMI IN UN ALTRO, POSSO SPOSTARMI E FARE “AVANTI E INDIETRO”?
Sì, per i motivi già menzionati: di lavoro, di salute e per situazioni di necessità.

SE HO LA FEBBRE E SINTOMI DA INFEZIONE RESPIRATORIA POSSO USCIRE DI CASA?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il
contatto con altre persone.

COSA SIGNIFICA “COMPROVATE ESIGENZE LAVORATIVE”? I LAVORATORI AUTONOMI O I COLLABORATORI SALTUARI COME FARANNO A DIMOSTRARE TALI ESIGENZE?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite un’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

SONO PREVISTI POSTI DI BLOCCO E CONTROLLI?
Sì, ci saranno controlli, ma non essendo più prevista una “zona rossa”, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, potranno vigilare sull’osservanza della regola.

È POSSIBILE USCIRE PER UNA PASSEGGIATA O FARE SPORT ALL’APERTO?
Si è possibile svolgere attività motore in spazi aperti, purché sia sempre rispettata la distanza da altre persone e purché non si determinino situazioni di assembramento e affollamento

SONO PERMESSE CERIMONIE, EVENTI E SPETTACOLI?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi etc.).

I CENTRI RICREATIVI, I CENTRI SOCIALI E I CENTRI CULTURALI POSSONO PROSEGUIRE L’ATTIVITÀ?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese le attività dei centri culturali, ricreativi, sociali.

SI POSSONO EFFETTUARE CONSEGNE A DOMICILIO DI CIBI, FARMACI O ALTRO?
Si. Per le attività commerciali per cui è prevista la limitazione oraria dalle 6 alle 18, la consegna a domicilio può anche svolgersi al di fuori di tali orari. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cd. piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER IL TRASPORTO DELLE MERCI?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono entrare e uscire dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può dunque entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER GLI AUTOTRASPORTATORI?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.

SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER IL TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA? PER I TAXI E I NCC? 
NO. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.

FARMACIE E PARAFARMACIE
Non è prevista alcuna restrizione al loro orario di lavoro

BAR E RISTORANTI
Possono proseguire l’attività dalle ore 06.00 alle ore 18.00 con l’obbligo, a carico dei gestori, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. La violazione della prescrizione comporta la sospensione dell’attività.

ESERCIZI COMMERCIALI E MERCATI ALL’APERTO E AL CHIUSO
Il Decreto nazionale prevede che siano adottate “misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Gli esercizi commerciali che per condizioni strutturali non possano garantire la distanza di un metro fra i presenti dovranno essere chiuse.
Supermercati, ipermercati e centri commerciali, i giorni festivi e prefestivi devono restare chiusi e nei giorni di apertura devono comunque adottare misure idonee ad evitare il sovraffollamento e garantire la distanza minima di un metro fra i presenti. In assenza di condizioni strutturali idonee, gli esercizi devono essere chiusi.

GENERI ALIMENTARI
Gli esercizi commerciali dediti alla vendita di generi alimentari possono restare aperti anche il sabato e la domenica, garantendo comunque l’accesso limitato al pubblico tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale minima.

SONO APPENA RIENTRATA/O IN SICILIA DA UNA ZONA A RISCHIO. COSA DEVO FARE?
Per disposizione della Regione, chiunque, a partire dal 22 febbraio scorso abbia fatto ingresso in Italia dopo aver
soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato e abbia sostato nei territori della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli deve comunicare tale circostanza a TUTTI I SEGUENTI:
– Comune
– Azienda sanitaria competente per territorio
– Medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta
– Regione Siciliana
In particolare, per Palermo, la segnalazione va fatta inviando una email agli indirizzi
protezionecivile@comune.palermo.it e dipprevenzione@asppalermo.org nome, età, telefono e indirizzo e
registrandosi online all’indirizzo https://www.costruiresalute.it/covid-19/index.php
A tutti coloro che rientrano in queste condizioni, è fatto obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo, con divieto di contatti sociali, divieto di spostamento e di viaggi. È fatto obbligo di rimanere raggiungibile per eventuale attività di sorveglianza.
ATTENZIONE: la comunicazione non è obbligatoria per chi sia soltanto transitato per scalo aeroportuale in un
aeroporto in zona rossa e senza uscire dallo stesso durante il transito e provenendo da zone non considerate a
rischio.

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