E’ questo il motto del candidato sindaco di Siracusa Edy Bandiera che, al microfono de IlSicilia.it, ha spiegato perché ha scelto la sua città e non altre proposte più “accattivanti”.
“Ho scelto di candidarmi perché ho un amore viscerale per la mia città, poi perché viene da anni difficili e soprattutto perché andiamo incontro alla nuova programmazione comunitaria 2021-2027 che vuol dire opportunità importanti finanziarie e concrete per la città. C’è bisogno di chi ha dimostrato, con il proprio operato, di saper gestire e spendere i soldi della Comunità Europea“, spiega.
Il candidato sindaco ha, difatti, una grande esperienza politica, maturata, appunto, tra Udc e Forza Italia. È stato presidente del Consiglio comunale della sua città dal 2008 al 2013. Nel 2014 è stato deputato all’Assemblea regionale siciliana. Dal 2017 al 2021 è stato assessore regionale per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca mediterranea. Nel 2022, sul finire della legislatura, nuovamente deputato di Sala d’Ercole.
Ora, dopo l’autosospensione da Forza Italia, corre da solo con il supporto delle liste: Edy Bandiera Sindaco, Udc Siracusa e Siracusa al Futuro.
In merito al programma, Bandiera ha sottolineato che opererà: “Dalle piccole cose alla Siracusa del domani. Dalla viabilità e manto stradale, alle periferie in stato di abbandono e le zone balneari. Voglio per Siracusa un modello di sviluppo pianificato che faccia leva sulle potenzialità di questa città – conclude -. Non una economia puntata sul petrolio, ma su bellezza, storia, architettura, turismo, ambiente, mare e agricoltura”.