Resta stabile, in Italia, la percentuale di posti letto in reparto e in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19, fermi da qualche giorno rispettivamente a 30% e 16%. Entrambi i parametri sono in calo, rispetto al giorno precedente, in diverse regioni. A evidenziarlo sono i dati del monitoraggio Agenas aggiornati al 2 febbraio.
Per quanto riguarda i reparti di area non critica, la percentuale di posti Covid, in 24 ore, cala in 9 regioni: Campania (attestandosi al 30%), Liguria (39%), Lombardia (28%), Marche (33%), PA Bolzano (23%), PA Trento (29%), Piemonte (30%), Puglia (23%), Val d’Aosta (al 35%). Il tasso cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 33%), Lazio (33%), Molise (23%), Sicilia (38%), Umbria (33%). E’ stabile in Basilicata (al 25%), Calabria (38%), Emilia Romagna (30%), Friuli Venezia Giulia (39%), Sardegna (24%),Toscana (27%), Veneto (25%).
In 9 regioni è oltre il 30%: Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Sicilia, Umbria, Val d’Aosta.
Per quanto riguarda le terapie intensive, a percentuale di posti occupati da pazienti con Covid-19 cala in 8 regioni: Basilicata (attestandosi al 6%), Calabria (10%), Marche (23%), PA Trento (con -4% torna al 24%), Piemonte (20%), Toscana (17%), Umbria (10%), Val d’Aosta (15%). Il tasso cresce solo nella PA Bolzano (arrivando al 13%) e in Sicilia (17%). E’ stabile in Abruzzo (al 19%), Campania (11%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (21%), Liguria (14%), Lombardia (13%), Molise (8%), Puglia (12%), Sardegna (16%) e Veneto (15%).
In 5 regioni è oltre il 20%: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, PA Trento.