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Covid, Aifa e pediatri: “Vaccini a fascia 5-11 anni per vincere la pandemia”

domenica 7 Novembre 2021

Fare il vaccino anche alla fascia di popolazione 5-11 anni è importante, perché il vaccino “è l’unica arma che abbiamo per vincere la pandemia”. La professoressa Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), non ha dubbi: immunizzare anche i bambini è importante tanto quanto i piu’ grandi. Mentre oggi il direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini parla di “alcune settimane” per l’ok dell’Ema (l’Agenzia Europea del Farmaco) al vaccino per questa fascia di età, e che sarà seguito immediatamente da quello dell’Aifa, Staiano ne sottolinea la sicurezza.

“Gli effetti collaterali del vaccino per i 5-11enni – spiega – sono minimi. Le valutazioni fatte negli Stati Uniti da Fda e Cdc indicano che sono lievi: rare sono le miocarditi e le pericarditi, che però si manifestano in forma leggera con risposta ottimale alle terapie convenzionali”.

Sul fronte dell’efficacia, pur con una dose prevista di un terzo rispetto a quella dei piu’ grandi, “l’efficacia dell’immunizzazione e’ superiore al 90%”. Interessati dal vaccino (per questa fascia di eta’ e’ stato per ora approvato dall’Fda, l’Agenzia americana del farmaco, solo Pfizer) in Italia sono circa 4 milioni di 5-11enni. Sono previste due dosi, a distanza di tre settimane: a 14 giorni dalla seconda il bambino e’ completamente immunizzato. Le modalita’ organizzative dei vaccini, precisa la presidente Sip, “sono in corso di definizione da parte del Comitato tecnico-scientifico (Cts) ma per noi, rileva, “e’ importante solo vaccinare, indipendentemente dalla sede”.

Ad avvalorare la necessita’ di vaccinare anche i 5-11enni ci sono gli ultimi dati sui contagi resi noti dall’Istituto Superiore di Sanita’: il 47% nel periodo 18-31 ottobre dei nuovi casi nella fascia 0-19 anni (13.741), riguarda la fascia 6-11 anni, il 33% la 12-19 e solo il 13% e il 7% rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni. Nel periodo tra l’11 e il 24 ottobre scorsi, secondo i dati resi noti da Staiano, sono 84 i ragazzi ospedalizzati fino ai 18 anni. Dall’inizio della pandemia sono poi 350 i ragazzi fino a 19 anni colpiti da sindrome infiammatoria multi-organo. Per il vaccino ai 5-11enni il ministero della Salute e’ gia’ al lavoro per una campagna informativa. Lo ha annunciato ieri il ministro Speranza, precisando che “lavoreremo anche sul piano comunicativo e c’e’ gia’ una relazione con la Societa’ italiana di pediatria ed i pediatri”.

La stessa Sip ha gia’ avviato una campagna di sensibilizzazione a favore del vaccino, attraverso organi di stampa e il sito. Per informare i genitori di bambini e adolescenti della sicurezza dell’immunizzazione e’ stato redatto un manifesto, disponibile sul sito della Societa’ di pediatria, con 8 domande e risposte. Si passa dalla domanda se sia necessario controllare gli anticorpi prima della vaccinazione (la risposta e’ no), a quella sull’assunzione di paracetamolo (che possono essere assunti dopo e non prima della vaccinazione). Altri chiarimenti riguardano le allergie/asma, l’infertilita’, le trombosi, le malattie croniche, le miocarditi e l’importanza della vaccinazione.

SPERANZA: “LAVORO CON I PEDIATRI PER LA COMUNICAZIONE”

Per il vaccino per i bambini tra 5 e 11 anni “siamo in attesa di un pronunciamento da parte dell’Ema. L’auspicio e’ che possa arrivare entro dicembre”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Franco Locatelli, coordinatore del Cts ha ribadito: “e’ evidente che l’Italia e Aifa sono condizionate dalla decisione di Ema, le dosi pediatriche saranno un terzo rispetto a quelle utilizzate dagli adulti”.

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