“Si sa che la sanità penitenziaria è carente in ogni suo aspetto, salute mentale, approvvigionamento delle medicine, visite specialistiche, diagnostica e in ultimo, in ordine di tempo, il Covid presente nelle carceri sin dall’inizio della Pandemia che, negli ultimi mesi, ha raggiunto numeri preoccupanti, sia fra i detenuti che fra il personale della Polizia Penitenziaria“. Lo dice Pino Apprendi Antigone Sicilia.
“Malgrado l’impegno del personale e di molti direttori, la crisi dei servizi sanitari non cessa. Abbiamo segnalato la necessità di creare ambienti idonei per ricevere i contagiati e chi è rimasto in isolamento preventivo. Nulla di tutto ciò – prosegue -. Intanto, giunge notizia che l’Asp di Palermo con due provvedimenti avrebbe prelevato quasi ottantamila euro dalla sanità penitenziaria, come se quest’ultima godesse, è il caso di dirlo, ottima salute, per dare due incarichi professionali di sei mesi, in altro settore. Tutto ciò nel silenzio e nell’indifferenza assoluta.