Il governo sulle aperture oggi ha preso “un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento”. Lo dice il premier Mario Draghi confermando che la cabina di regia “anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si da’ precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza“.
Sulla probabilità di tornare, anche in seguito all’andare avanti della campagna vaccinale, Draghi ha detto: “Saranno definitive le riaperture? Quando ho parlato di rischio ragionato è questa la risposta: se i comportamenti sono osservati e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio la possibilità che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa“.
“E’ chiaro che su decisioni cosi importanti si ha punti di vista per forze di cosa non uguali, i vari membri della cabina regia avevano in comune una strada verso cui andare ma differenze di vedute. Siamo riusciti a trovare una soluzione che contempera tutti i punti di vista. La decisione è stata presa all’unanimità e non a maggioranza, come si dice“, ha affermato Draghi.
La road map del governo prevede, come annunciato da Speranza, la riapertura il 15 maggio delle piscine all’aperto, il 1 giugno alcune attività connesse alle palestre e il 1 luglio alcune attività fieristiche, come ha detto il ministro Speranza.
“A proposito del decreto sostegni, è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati“, ha detto il premier Draghi.
La priorità delle riaperture in arrivo andrà alle attività che si possono svolgere all’aperto. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi. “Nei luoghi all’aperto – ha spiegato – è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso. Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso“.
Draghi ha poi ‘difeso’ il suo ministro della Salute dalle critiche, che ha definito ‘infondate’: “Le critiche al ministro Speranza dovevano trovare pace fin dall’inizio perché non erano né fondate né giustificate: ho già detto – mi secca doverlo dire in sua presenza – che lo stimo e l’ho voluto io nel governo“