Le difficoltà causate dall’istituzione della zona rossa in Sicilia per il contrasto al Covid colpiscono anche l’edilizia che dopo una ripresa graduale verso la fine dell’anno adesso deve fare i conti con delle restrizioni che possono causare non pochi intoppi tecnici.
Il presidente di ANCE Palermo Massimiliano Miconi ha spiegato quelli che sono i problemi che in questo momento deve affrontare il settore soprattutto da un punto di vista organizzativo: “Abbiamo chiuso il 2020 con una leggera inversione di tendenza rispetto ai dati profondamente negativi legata alla ripresa di grosse commesse che erano sospese o quasi e alla spinta in avanti dei cantieri privati, veicolata dalle misure del superbonus, vissute da un punto normativo e propositivo come un volano che nessuno può permettersi di perdere. Il 2021 con questo lockdown seppur più ammorbidito, fermo restando che i cantieri e le lavorazioni in corso non dovrebbero per ora fermarsi, è chiaro che dà un segnale nuovamente negativo da un punto di vista dell’approccio. Si rallenta di nuovo tutto e soprattutto, ed è ciò che fortemente ANCE Palermo sostiene e su cui si batte quotidianamente, si rallenta la velocizzazione che tutte le stazioni appaltanti dovrebbero attuare sia in generale che in riferimento al periodo.”
Miconi ha sottolineato la necessità di attuare tutte le disposizioni semplificative per consentire al settore edilizio di poter ripartire: “Più l’amministrazione è veloce più il blocco dell’economia si riduce: invece succede il contrario. Anche se il Decreto Milleproroghe i Dl semplificazione hanno previsto termini accorciati e la possibilità che gli iter della pubblica amministrazione venissero accelerati, scriviamo come ANCE ogni giorno al RUP e ad amministrazioni appaltanti sollecitando l’adozione di provvedimenti, dall’aggiudicazione definitiva quando ancora non è intervenuta, alla stipula del contratto che sempre ritarda, soprattutto visto che nel comune di Palermo ci sono ritardi enormi, all’avvio dei cantieri. Decorrono termini troppo lunghi tra il contratto, la stipula e l’avvio del cantiere con la consegna dei lavori. Questi sono i temi più importanti che ci segnalano le imprese associate di cui siamo cassa di risonanza, temi sui quali, visto che ci sono gli strumenti normativi, vogliamo che le amministrazioni pubbliche, sia a livello politico che burocratico, siano attente e ci diano risposte concrete. Non possiamo ogni settimana segnalare un ritardo abnorme rispetto a ciò che la legge prevede. Tutto ciò in un contesto generale di incertezza provocato dall’emergenza sanitaria come anche la crisi che da tempo va avanti nel sistema delle imprese e dei lavoratori, il tessuto operaio e tecnico palermitano che non può rimanere a mani vuote.