“Oltre il 90% dei ricoveri in terapia intensiva sono di non vaccinati. Lo sforzo che io sto facendo in queste settimane è quello di far comprendere che non c’è antitesi tra il vaccino e la cura”, lo ha detto l’assessore regionale alla Sanita’ in Sicilia Ruggero Razza, in collegamento con Sky Tg24.
“Io ritengo che il mese di settembre e soprattutto la prossima settimana si potra’ verificare un ulteriore aumento dei contagi, ma sono ragionevolmente convinto che l’adesione alla campagna vaccinale con alcune delle misure che si stanno adottando fara’ registrare dei segnali positivi“.
E su quella che può essere la ripresa delle attività in Sicilia in autunno, ha aggiunto: “Noi stiamo facendo – ha sottolineato – una valutazione anche perché dobbiamo uniformarci alle norme nazionali e perché dobbiamo evitare di dare al garante della Privacy la possibilità di un terzo, inopportuno, intervento. Legare, come avremmo voluto, all’efficacia della campagna vaccinale l’utilizzazione di alcune attivita’ era stata una misura suggerita dal nostro Cts, che purtroppo non si rivela pratica dal punto di vista della interpretazione che viene offerta da alcune autorita’ delle norme vigenti“.
“E’ sbagliato, come tante volte leggiamo anche sui social network – aggiunge l’assessore – mettere l’uno contro l’altro le cure domiciliari o la diagnosi contro il vaccino. Il vaccino è uno strumento di prevenzione straordinario: sono convinto che andando incontro ai cittadini , e aumentando ancora di più il rapporto con i medici di medicina generale, potremo riuscire in questo obiettivo, tenuto conto che la Sicilia è la sesta Regione in Italia per il numero complessivo di dosi vaccinali che sono state inoculate”.