È ripartito solo oggi, dopo due giorni di caos, il conteggio dei numeri sull’emergenza Covid in Sicilia. L’inchiesta della Procura di Trapani, che ha portato all’arresto della dirigente del Dasoe Maria Letizia Di Liberti e alle dimissioni dell’assessore Ruggero Razza, ha infatti bloccato la macchina che gestiva la raccolta dei dati.
Oggi, in base ai dati trasmessi dalla Regione alla piattaforma nazionale, sono 1.282 i nuovi positivi al Covid nell’isola su 10.305 tamponi processati, con una incidenza di positivi del 12%. Ieri il dato diffuso inizialmente (2.904 nuovi positivi in due giorni) era stato successivamente rettificato in 1.673 casi. La regione è nona per numero in Italia di contagi giornalieri.
Le vittime sono state 19 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.647. Il numero degli attuali positivi è di 19.870 con 59 casi in meno rispetto a ieri; i guariti sono 82. Negli ospedali continuano ad aumentare i ricoveri: sono 1039, otto in più rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 143, tre in più. Un quadro più chiaro emerge dal report settimanale curato dalla Fondazione Gimbe di Bologna.
In Sicilia nella settimana che va dal 24 al 30 marzo, risulta un peggioramento dell’indicatore dei “casi attualmente positivi per 100.000 abitanti” (357, erano 338 la settimana precedente), mentre si registra una diminuzione dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente (variazione percentuale pari a -2,5%).
Restano ampiamente sotto soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid in area medica al 23% e in terapia intensiva al 16%. Intanto la bufera giudiziaria che si è abbattuta sulla sanità siciliana alimenta anche le polemiche politiche all’Assemblea regionale siciliana, con la richiesta di dimissioni nei confronti del Governatore Musumeci avanzata dal Pd e dal Movimento 5 stelle.