Il Consiglio comunale di Favignana chiede un pacchetto di interventi urgenti per risolvere le annose criticità dei trasporti marittimi tra le isole Egadi e la terraferma. L’Assemblea, riunitasi mercoledì in seduta aperta per discutere delle problematiche dei trasporti, ha approvato all’unanimità un apposito atto d’indirizzo per avviare un confronto con il governo regionale.
L’importante documento, redatto sulla base delle segnalazioni di cittadini, associazioni locali e rappresentanti del settore turistico, include un elenco di interventi mirati da presentare all’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità e alle compagnie di navigazione marittima, al fine di migliorare l’efficienza dei servizi, garantire tariffe agevolate per i residenti e supportare le attività economiche e sociali dell’arcipelago.
Le richieste degli egadini per migliorare i collegamenti marittimi:
– Trasporto gratuito per tutti gli studenti a prescindere dall’Isee, con copertura finanziaria regionale, per agevolarne l’accesso all’istruzione. Attualmente l’agevolazione è garantita solo ad alcune fasce con fondi comunali;
– Tariffe agevolate per i nativi dell’arcipelago, i loro familiari, i familiari dei residenti, e per associazioni sportive e di volontariato senza scopo di lucro, proprietari di seconde case, con abbonamenti non vincolati a limiti temporali ristretti ma di almeno sei mesi;
– Applicazione di tariffe ridotte per il trasporto di ambulanze e carri funebri, così da garantire tempestività ed economicità per i servizi di pubblica utilità;
– Potenziamento e rimodulazione degli orari dei mezzi con una copertura completa durante tutta la giornata. Adeguamento degli orari dei traghetti alle esigenze del territorio, con partenza da Trapani tutti i pomeriggi, compresi periodi invernali e la Domenica;
– Garantire un numero minimo di posti per residenti su ogni tipologia di mezzo di trasporto, anche nei periodi di alta affluenza turistica;
– Introduzione della possibilità di trasportare colli tracciabili contenenti beni di prima necessità e beni deperibili sui mezzi veloci, con priorità di imbarco per questi beni e per i residenti;
– Esenzione dal pagamento per i dipendenti pubblici che operano all’interno dell’arcipelago e per i dipendenti statali residenti che viaggiano verso la terraferma per lavoro;
– Introduzione di un periodo di alta stagione turistica dal 1° maggio al 31 ottobre, per sostenere la continuità dei servizi e rispondere alla domanda crescente nei mesi di maggiore afflusso;
– Sostituzione del sistema di sollevamento della passerella dell’isola di Favignana o il ripristino dello scalandrone di attracco, per migliorare la sicurezza e l’accessibilità ai traghetti;
– Promozione di una legge-voto dell’Assemblea Regionale Siciliana per sollecitare il Parlamento nazionale a varare una legge quadro che consideri le peculiarità e le esigenze delle isole minori italiane.
Le parole del sindaco Forgione
Il Consiglio comunale ha incaricato il sindaco e l’Amministrazione di attivarsi al fine di mettere in campo tutte le azioni necessarie per l’avvio di un confronto con il governo e l’Assemblea Regionale Siciliana e le compagnie di navigazione.
“Oggi, con l’approvazione di un atto di indirizzo importante, il Consiglio comunale ha compiuto un passo fondamentale per la tutela del diritto alla mobilità dei nostri cittadini”, dice il sindaco Francesco Forgione. “Vogliamo aprire un confronto diretto con la Regione Siciliana e con le società di navigazione per far sì che il tema dei trasporti rispetti lo spirito della nostra Costituzione. Questo significa garantire non solo la continuità territoriale tra le piccole isole e la terraferma, ma anche il riconoscimento del valore sociale, culturale e umano di chi vive nel nostro arcipelago. Non chiediamo privilegi, ma il diritto a condizioni adeguate per chi vive, abita o possiede una casa nelle nostre isole. Queste istanze – prosegue il sindaco – le presenteremo unitariamente alla Regione Siciliana, che ha il dovere di dare risposte chiare. Chiederemo alle Commissioni dell’Assemblea Regionale Siciliana di stanziare risorse e fondi adeguati nella prossima legge di bilancio e solleciteremo anche il governo nazionale, che negli ultimi anni ha tagliato sei milioni e mezzo di euro per il trasporto pubblico nelle piccole isole provocando una disparità di trattamento che purtroppo la Regione non ha ancora colmato con fondi propri. Continueremo a lottare – conclude il primo cittadino – perché ogni abitante delle nostre isole possa sentirsi tutelato e riconosciuto nei suoi diritti fondamentali”.