Sarà il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a riaprire a Siracusa, sabato 3 agosto alle ore 10, il Castello Eurialo. Alla presenza del direttore del Parco archeologico, Calogero Rizzuto, del soprintendente ai Beni culturali, Donatella Aprile, del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e dei primi cittadini dei Comuni del Parco, il prezioso sito verrà restituito alla fruizione dopo una serie di interventi di pulizia e di manutenzione straordinaria.
Oltre sette ettari di terreno sono stati liberati da erbacce e alberi bruciati; sono state posizionate le nuove staccionate, ripristinati alcuni cavidotti e tagliati gli alberi di grande fusto. Interventi programmati dal Parco e realizzati con il prezioso contributo del personale della Forestale che ha permesso la messa in sicurezza del sito. Nel 2018, a causa di un incendio, il sito era stato chiuso al pubblico per motivi di sicurezza e oggi, grazie all’impulso dato dalla creazione del Parco e alle sinergie create tra amministrazioni regionali, il Castello ritorna a essere meta dei siciliani e dei tanti turisti che visitano Siracusa.
«Il sito di Castello Eurialo – dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ritorna da sabato a essere un importante attrattore culturale e turistico per tutta la Sicilia. La nuova governance del sistema Parchi, dotati di autonomia finanziaria e organizzativa, comincia a dare risultati, riportando in primo piano siti di straordinaria bellezza che troppo a lungo hanno sofferto. Oltre al Castello Eurialo, penso ad esempio alla Villa romana del Tellaro di Noto, dove sono in corso lavori di manutenzione che ridanno visibilità al sito e ai prossimi interventi per il Museo Paolo Orsi. Iniziamo un nuovo corso in cui i luoghi della cultura diventano aree dove i siciliani ritrovano il rapporto identitario con la propria terra».
NOTE STORICHE
Il Castello Eurialo, che prende il nome del promontorio su cui è stato costruito (dal greco Euryelos), era il punto di forza della geniale strategia difensiva di Dionigi a Siracusa.
Costruito tra il 402 e il 397 a.C. sulla sommità di una sella rocciosa, la fortezza si collega a Nord e a Sud alle mura dionigiane che circondano interamente l’altopiano sovrastante la città antica. L’imponente fortificazione, di cui rimangono significativi resti, subì nel tempo varie modifiche, soprattutto ad opera di Agatocle e di Gerone II.
Dopo la conquista romana della città nel 212 a.C. ad opera del console Marcello, il grande complesso militare dell’Eurialo fu modificato fino all’età bizantina a causa della minacciata invasione arabo-magrebina. Durante il periodo della seconda guerra mondiale, il sito divenne riparo per i reperti archeologici custoditi al Museo archeologico di Siracusa, grazie alla sua fitta rete di cunicoli sotterranei.
Dopo una lunga chiusura in seguito ai danneggiamenti subiti per il terremoto del 1990, nel mese di settembre del 2016 viene inaugurato l’antiquarium dove sono esposti alcuni reperti: una spada, un elmo e alcune palle di catapulta. Il tutto supportato da un apparato multimediale che narra la storia e le vicissitudini del castello.
Elemento principale del castello era il mastio di forma trapezoidale difeso da cinque grandi torri e per raggiungerlo bisogna superare tre cinte murarie e tre fossati. Tutta l’area era attraversata da gallerie sotterranee che consentivano il passaggio delle guarnigioni e dei rifornimenti.
Oltre il mastio vi era una grande caserma, ove si trovava la porta d’ingresso al castello, aperta su un muro spesso 5 metri.
La costruzione presentava elementi strategici per cogliere di sorpresa gli assalitori: il complesso succedersi di gallerie permetteva di spostare i soldati da un punto all’altro della fortezza senza essere visti; inoltre, a Nord delle mura, si trovava la “porta a invito” (opera a tenaglia). Chi avesse tentato di entrare si sarebbe trovato circondato sotto l’attacco delle milizie del castello.