“Nei nostri terreni non arriva l’acqua dalla diga Garcia, in quanto non c’è nessun collegamento infrastrutturale. E’ una bufala, le dichiarazioni dell’onorevole Safina sono errate“.
Questa la risposta del presidente del Consorzio dell’Arancia di Ribera Dop, Salvatore Daino alla dichiarazione del deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina.
Il deputato dem aveva denunciato lo spettacolo indecoroso della diga ridotta a pozza, incapace di garantire acqua all’interno del comprensorio della provincia di Trapani. “E mentre i rubinetti dei trapanesi restano a secco, l’acqua sarebbe stata incanalata altrove, verso i terreni agricoli dell’agrigentino a trazione Totò Cuffaro”, aveva aggiunto.
Una vicenda che grida vendetta, “perché qui non parliamo di fatalità: sono scelte politiche, responsabilità precise, l’ennesima prova di un sistema che non funziona”.
La risposta del presidente del consorzio non tarda ad arrivare.
In una situazione così drammatica dove gli agricoltori subiscono già da tempo anni di siccità, “sertirsi dire che abbiamo rubato l’acqua è una cosa assurda“.
“Il deputato Safina dovrebbe quantomeno avere rispetto per tutti i soci del consorzio dell’ arancia di Ribera DOP. Non conosce né il territorio né tantomeno la geografia delle dighe Siciliane, farebbe bene ad informarsi meglio, prima di avventurarsi in dichiarazioni dal gusto sgradevole giocando sulla pelle degli agricoltori“.
Una situazione critica quella dell’Agrigentino, terreni a secco, acqua che non arriva negli agrumeti, con la morte dell’intera economia, “addirittura essere additati come se fossimo dei ladri, è troppo“.
“Non ci stiamo a subire queste dichiarazioni solo per lo speculare politico e attaccare e strumentalizzare questo percorso. Non rubiamo acqua ad altri territori, attendiamo dunque le scuse ai nostri soci agricoltori”.





