“Un donatore di sangue non spara e non uccide”.
Con queste parole, Giacomo Scalzo, dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana, affiancato da Maria Luisa Ventura, direttrice del Centro Regionale Sangue, ha aperto il confronto con i direttori dei centri trasfusionali, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e i docenti di diversi istituti superiori siciliani, riuniti per analizzare i dati eccezionali registrati il 19 luglio e confrontarsi sulle strategie di sensibilizzazione, soprattutto tra i più giovani.
“Mai, in quarant’anni di carenze estive e appelli accorati, avevamo assistito a un exploit simile. 785 sacche in più rispetto alla media, per un totale di 1.361 unità raccolte in un solo giorno. È un risultato storico – ha dichiarato Scalzo -. Ma ciò che rende questo dato davvero importante è la risposta dei giovani. Parliamo di diciottenni, diciannovenni, ventenni, che hanno scelto consapevolmente di donare sangue pulito, libero da alcol, droghe o altri comportamenti a rischio. Un gesto che è anche una scelta di vita e un rifiuto netto della cultura mafiosa”.
Durante il confronto sono emerse anche alcune criticità strutturali su cui occorre lavorare con urgenza. In primis la necessità di potenziare la raccolta di plasma e piastrine, ancora troppo bassa rispetto alle donazioni di sangue intero. Si è discusso anche della difficoltà a fidelizzare i donatori occasionali, spesso poco coinvolti nel lungo periodo. Un altro punto critico è la gestione delle agende nei centri trasfusionali, non sempre efficiente.
Infine, è emersa la necessità di rafforzare la comunicazione istituzionale e scolastica, per promuovere una cultura della donazione più solida e continuativa.Ma su quest’ultimo punto, è stato evidenziato, che si sta già lavorando alla costruzione e al rafforzamento di una rete stabile con le scuole, per accompagnare gli studenti in un percorso educativo continuo sui temi della salute, della cittadinanza attiva e del valore etico della donazione.
Il prossimo appuntamento, che rientra nelle tre giornate dedicate alla donazione di sangue e plasma organizzate in concomitanza con gli anniversari degli omicidi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino, e delle loro scorte è il 21 settembre.
Durante il confronto, Luigi Spicola, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, ha ricordato l’impegno dell’Ordine nella promozione di attività di educazione biomedica all’interno delle scuole.
“Donare in quei giorni non è solo un gesto sanitario, è un gesto d’amore verso la nostra terra. Ricordare Livatino così, con i ragazzi, con la vita che scorre e si trasmette, è il modo più vero per dire che la mafia non ha vinto”, ha concluso Scalzo.
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