Il countdown è partito già da qualche giorno, ma adesso l’ora X si fa sempre più vicina. L’argomento caldo della Finanziaria ha rubato la scena anche al nuovo ospedale veterinario didattico di Palermo, un importate passo per il capoluogo siciliano e l’Università. Con forza il presidente della Regione Renato Schifani ha ribadito e scandito i tempi della Manovra: il testo verrà approvato in giunta entro il 30 ottobre e dovrà essere votato da Sala d’Ercole non oltre il 31 dicembre. Tra franchi tiratori e voto segreto, non è passato inosservato un altro passaggio importante del governatore, che ha smentito tensioni o crisi all’interno della coalizione di centrodestra (CLICCA QUI). Ma sarà veramente così?
La prova del nove arriverà con la legge di Stabilità, ma ancor prima un segnale potrebbe giungere con l’abolizione del voto segreto. Del resto una proposta è stata presentata dalla Democrazia Cristiana e dal suo capogruppo Carmelo Pace. Il vertice di maggioranza programmato per lunedì 27 ottobre toccherà proprio queste due corde: da un lato i temi che andranno a comporre il testo della Finanziaria, dall’altro tempi e modalità in cui dovrà agire la Commissione Regolamento dell’Ars, presieduta da Gaetano Galvagno.
Come verranno impiegati gli oltre due miliardi di euro, derivanti dall’avanzo della Regione? Un quesito al quale abbiamo provato a rispondere circa una settimana fa, tra south working, laghetti aziendali in agricoltura, editoria, sanità, reti idriche e precariato (CLICCA QUI). Oggi, con qualche informazione in più e alcune indiscrezioni raccolte tra le mura di Palazzo dei Normanni possiamo provare a rendere il mosaico un po’ più corposo. Qualche ipotesi è possibile avanzarla riavvolgendo il nastro e tornando agli albori della manovra quater, quando alcuni degli emendamenti aggiuntivi di carattere generale, sia della maggioranza sia dell’opposizione, furono riposti nel cassetto, con la possibilità di rispolverarli in occasione della Manovra.
Tra i temi più gettonati certamente gli effetti della crisi idrica e dei cambiamenti climatici in agricoltura, con interventi a sostegno del comparto e della imprese. All’interno di questo ampio fascicolo non mancano certamente i riferimenti alle imprese, tra questi un’iniziativa del Partito Democratico riguardante il passaggio generazionale delle imprese, che vede come protagoniste microimprese, imprese familiari, studi professionali e botteghe storiche. Un tessuto economico dunque importante e costretto a dover fare i conti con le realtà più imponenti. Sempre dai dem diverse sono state le sollecitazioni in materia di accesso delle abitazione in locazione e di autonomia abitativa.
Tra le misure scartate dall’ultima variazione di bilancio e rinviate ci sono anche le due spinte dalla Democrazia Cristiana e in particolar modo dal presidente della I Commissione Affari Istituzionali Ignazio Abbate: la Crias e le borse di studio in favore degli specializzandi in area non medica, come biologi, chimici e farmacisti.
Un capitolo molto consistente potrebbe riguardare i Comuni in crisi finanziaria. Un emendamento era stato avanzato dal Movimento 5 Stelle, ma a più riprese l’argomento ha messo d’accordo un po’ tutti i deputati all’Ars. E chissà che non si realizzi o concretizzi un intervento più sostanzioso per rimpolpare quel fondo per le autonomie locali che dal 2012 ad oggi da circa un miliardo di euro è stato praticamente dimezzato. Una misura che abbraccia più correnti, dal segretario del PD Anthony Barbagallo, come dichiarato ai microfoni de ilSicilia.it (CLICCA QUI), al leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca, che l’ha sottolineato nel corso della conferenza stampa nella quale il partito ha presentato le proprie proposte (CLICCA QUI).
Non manca poi il riferimento ai Comuni dichiarati area ad elevato rischio di crisi ambientale (Aerca), abbracciando il territorio di Siracusa e della Valle del Mela, nel Messinese. Un riferimento a questo argomento era anche presente nella risoluzione approvata in IV Commissione Ambiente, presieduta da Giuseppe Carta, riguardante lo stralcio rifiuti speciali, propedeutico per completare l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti. Nel documento, inoltre, si impegna la Regione a prevedere due apposite misure: una destinata ai Comuni costieri per lo smaltimento dal litorale della posidonia oceanica e un’altra destinata allo smaltimento della cenere da eruzione vulcanica (CLICCA QUI).
La lista è veramente lunga e prosegue con il restauro dei teatri, gli interventi a favore del sociale, come le persone affette da autismo o le organizzazioni di volontariato, infrastrutture e mobilità.
Sorge così un quesito: riusciranno queste proposte, riscritte dal governo o rilanciate dai singoli partiti, a ritagliarsi un proprio spazio all’interno della Finanziaria? Per dare una risposta bisognerà attendere dunque la prossima settimana. Intanto queste ultime giornate sono state ricche di fibrillazioni, con l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino che avrebbe incontrato i singoli gruppi, che avrebbero avanzato le proprie richieste. Tra queste, una era stata già presentata nel corso dell’ultimo vertice di maggioranza da Noi Moderati, una formula che introdurrebbe in Sicilia il reddito minimo.




