Gli avvocati penalisti palermitani hanno aderito in massa alla astensione dalle udienze e da ogni attività indetta dalle Camere Penali contro il “decreto sicurezza” entrato in vigore lo scorso 12 aprile. Lo sciopero terminerà il 7 maggio.
Per i legali, la normativa “rappresenta un grave offesa ai principi costituzionali e alle garanzie fondamentali dei cittadini“. Tra i punti del decreto che non piacciono alle Camere Penali: le “nuove e inutili fattispecie di reato, aggravanti prive di logica giuridica, e l’accentuarsi di un approccio esclusivamente repressivo verso fenomeni di marginalità e di dissenso sociale“.
Un’impostazione che “rischia di aggravare la già drammatica situazione delle carceri italiane, segnate da sovraffollamento, carenza di attività rieducative e difficoltà nel garantire la salute mentale e fisica dei detenuti“.