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“Después de la tierra, todo”, le storie di Mascarò in mostra all’Istituto Cervantes

mercoledì 28 Febbraio 2018
Xavier Mascarò

Alla chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, sede dell’Instituto Cervantes, si inaugura il 28 febbraio alle 19, alla presenza della curatrice Carmen Fernandez Ortiz, la mostra Después de la tierra, todo (Dopo la terra, tutto) di Xavier Mascarò.

Scultore e disegnatore, nato a Parigi ma cittadino del mondo, Mascaró è un artista ispirato dalla storia e dall’archeologia dei valori universali.

Realizza teste e corpi, umani e animali che nascono come forme individuali, poi lasciati liberi di crescere insieme, in barche, per far loro iniziare viaggi sorprendenti e condividere esperienze vitali verso nuovi orizzonti.

Sono storie raccontate con la delicatezza delle silhouette, la bellezza dei materiali e le straordinarie convivenze: la ceramica con il ferro, il metallo con la cartapesta.

Queste barche, fondamentali nell’immaginario dell’artista, prima vuote, leggere, spirituali, ed ora con persone e animali, cariche di esperienze terrene, sono barche che viaggiano in un mare che non vediamo, solo intuiamo, ma che diventa il protagonista della narrazione, poiché ci parla della partenza, dell’arrivo, della traversata.

L’acqua come elemento primordiale, vaso comunicante e fluido che ci fa muovere, che rende più leggero il peso. Le barche di Mascaró si ripetono nella sua iconografia, ed allo stesso modo si ripetono gli itinerari, emotivi e individuali nella nostra intimità, e sociali nella collettività, alla ricerca dell’unione.

La mostra, allestita fino al 24 aprile, sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, venerdì dalle 10 alle 12.

Mascarò si è laureato alla Facoltà di Belle Arti presso l’Università di Barcellona e vive e lavora tra Madrid e il Messico. Tanti i riconoscimenti internazionali ricevuti dall’artista tra cui, nel 2002,  il premio Best Stage Design Award al Festival di Palencia per la scenografia Carta de Amor di Fernando Arrabal, presentata presso il Museo Nazionale d’Arte Reina Sofía.

La mostra rientra nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

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