Un viaggio nel passato, quando il linguaggio visivo e quello letterario erano legati indissolubilmente, attraverso la forza semantica ed estetica di antichi emblemi rinnovati dalla riflessione contemporanea. Con “Devises heroïques”, di Angela Sottile, sabato 22 luglio alle ore 19,30 si inaugura la nuova “parentesi” espositiva estiva di PUTIA art gallery di Castelbuono. Un piccolo omaggio alla giovane artista, restauratrice, storico dell’arte e presidente del Museo Civico di Castelbuono, con un progetto ricco di suggestioni, significati e contaminazioni, ma fortemente ancorato al patrimonio artistico territoriale. “Devises heroïques” è il titolo di un libro pubblicato nel 1551 da Claude Paradin che contiene una raccolta di emblemi di argomento profano, religioso o amoroso. Genere letterario molto frequentato nella cultura umanistica rinascimentale di tutta Europa, gli emblemi erano delle immagini simboliche accompagnate da un motto latino che rappresentavano sinteticamente un concetto o un’idea relative a una persona – di solito appartenente alla nobiltà – che sceglieva questo gioco intellettuale per autorappresentarsi.
Reinterpretando le illustrazioni di Claude Paradin, Angela Sottile approfondisce il significato dell’emblema traslandolo nella contemporaneità. La scelta di adottare lo stesso titolo del libro di Paradin vuole sottolineare un contrasto semantico e proprio l’aggettivo “eroico”, usato dall’autore rinascimentale per far riferimento a un mondo di araldiche, cavalieri e casate reali, assurge ad allegoria del quotidiano e del comune. Emblemi, dunque, appartenenti ad una sfilza di eroi inconsapevoli analizzati nelle viscere, spiati nel loro io, teneramente abbracciati alla loro debolezza. Il motto, inserito nel titolo di ogni opera, attraversa l’immagine e riverbera, amplificandosi, tra i riflessi del fondo in oro: con la stessa iconica presenza divina delle tavole bizantine, il concetto resta lì, sintetico, e diventa verità universale.
Angela Sottile (Palermo, 16/11/1984. Vive e lavora a Castelbuono, PA)
è restauratrice di beni culturali, storico dell’arte e artista. Laureata presso l’Accademia di Belle Arti e Restauro “Aldo Galli” di Como nel 2009 e successivamente in Storia dell’Arte all’Università di Palermo, nel 2015, da anni affianca all’attività di restauro un’intensa produzione artistica, nel campo della pittura, scultura, grafica, arte digitale, ceramica, scenografia e installazioni urbane, esponendo le proprie opere in gallerie d’arte e musei. Le sue creazioni abbracciano varie tecniche ricercando una convivenza fra un mondo quasi fantascientifico di objets trouvés, testimoni di vite vissute e dimenticate, e uno stuolo di personaggi attori di una mitologia antica e moderna. Dal 2009 cura gli allestimenti scenografici urbani per l’Ypsigrock Festival. Dal 2015 è Presidente del Museo Civico di Castelbuono, con sede nel Castello dei Ventimiglia.