Conoscere lo Statuto siciliano significa soprattutto prendere consapevolezza delle opportunità che può offrire la Sicilia sfruttando a pieno le proprie peculiarità, attraverso l’applicazione dello stesso Statuto, grazie al suo valore storico. La Sicilia, una delle regioni a statuto speciale d’Italia, vanta un’autonomia significativa in vari ambiti.
Un’iniziativa che non ha soltanto un valore culturale, infatti attraverso la valorizzazione delle meraviglie storiche della Sicilia che fanno da volano per l’attrazione turistica, cerca di divulgare alle nuove generazioni lo Statuto della Regione Siciliana e promuovere la divulgazione dei principi fondamentali, con una analisi degli effetti prodotti nel corso dei decenni e della capacità di stare al passo con le nuove istanze del territorio, sono le ragioni fondamentali da trasmettere.
A Palazzo dei Normanni La Digitale presenta “Dica 43, lo stato di salute dello Statuto siciliano: conoscerlo per amarlo”.
L’evento si terrà martedì 29 ottobre 2024, a partire dalle ore 10, in Sala Gialla “Piersanti Mattarella”. Un viaggio che aprirà uno specifico focus articolo per articolo, mettendo in luce l’importanza della sua conoscenza per il tessuto sociale e istituzionale della Sicilia. Un riflesso sull’attualità dello Statuto voluto dai padri fondatori, adattandone i principi alle esigenze contemporanee dei cittadini siciliani.
Ad aprire i lavori nella giornata del 29 ottobre, moderati dal giornalista Giuseppe Bianca, sarà il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e a seguire gli interventi dei relatori: Maurizio Scaglione, autore di “Dica 43”, gli storici Pasquale Hamel ed Elio Sanfilippo, i giuristi Giovanni Bruno, Andrea Morrone e Luca Pedullà. Saranno anche presenti il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo Toti Amato, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo Dario Greco, il presidente dell’Università Kore di Enna Cataldo Salerno. Infine, chiuderanno i lavori Ignazio Abbate, Presidente Commissione I – Affari Istituzionali, Gaspare Vitrano, Presidente Commissione III – Attività Produttive e l’assessore della Regione Siciliana al Turismo Elvira Amata.
Ancora oggi ci si interroga se lo Statuto siciliano, fu davvero concesso o rappresenta il male minore per evitare la secessione della Sicilia dall’Italia. Di certo, come afferma il professore dell’Università Kore di Enna, l’avvocato Luca Pedullà, fu originato da un accordo di origine “pattizia” fra lo Stato Italiano e la Sicilia, dando così vita alla Regione Siciliana prima ancora della nascita della Repubblica Italiana, prima fra le 5 regioni a statuto speciale.
Il nostro Statuto è ancora molto attuale e parlava già di autonomia, secondo quanto detto dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo Dario Greco (CLICCA QUI). L’autonomia deve essere intesa come un’opportunità per avvicinare lo Stato, la Regione e il potere pubblico ai cittadini, alle imprese, alle famiglie, al terzo settore e alle parti sociali, una facilitazione nel rapporto tra individuo e Stato.
Uno statuto che assegna alla Sicilia la facoltà di legiferare anche in materia sanitaria, consentendo di adattare i servizi alle specificità locali, pur nei limiti stabiliti a livello nazionale e dei Lea secondo le parole di Toti Amato (CLICCA QUI), presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo.
Patrocinato dall’Assemblea regionale siciliana, dalla Regione Siciliana Assessorato Turismo Sport e Spettacolo e dall’Università Kore di Enna, sarà di 12 puntate realizzato dall’Ars per raccontare i passaggi salienti della nascita dello Statuto attraverso un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’Autonomia siciliana.
L’evento è patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo e dall’Ordine degli Avvocati di Palermo. Saranno riconosciuti infatti 3 crediti ECM per Autoformazione per tutte le discipline di Medico Chirurgo e 3 crediti formativi in diritto costituzionale.
Per partecipare è necessario registrarsi, inviando una mail a info@ladigitale.it