È ormai questione di poco tempo: l’acqua trattata dai tre dissalatori mobili finanziati dalla Regione Siciliana con 100 milioni di euro sarà presto immessa nelle reti idriche.
Questa mattina il presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dall’assessore all’Energia Francesco Colianni, dal prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo e dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, ha effettuato, a sorpresa, un sopralluogo nell’impianto di Porto Empedocle per verificare lo stato dei lavori. Nella struttura dell’Agrigentino sono stati completati il riempimento delle condotte di adduzione e scarico a mare, i test elettrici, idraulici e l’osmosi inversa.

Il presidente ha poi sottolineato l’impegno del suo governo nell’ammodernamento delle infrastrutture: “Abbiamo investito non solo in nuove fonti di approvvigionamento, ma anche nel rifacimento delle reti. Un’azione mai vista in passato, che oggi inizia a dare i suoi frutti“.
I tre impianti di dissalazione sono realizzati da Acciona, azienda leader del settore del trattamento delle acque, e saranno gestiti da Sicilacque, società del gruppo Italgas. La Regione ha finanziato non solo i dissalatori mobili di Gela, Porto Empedocle e Trapani, ma anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle, operando con tempi celeri e secondo un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato, che ha coinvolto la struttura commissariale nazionale e Italgas, tramite la controllata Sicilacque, responsabile della gestione.
I container con le attrezzature sono arrivati a giugno. Per la gestione, la manovra finanziaria in esame all’Ars prevede uno stanziamento di quasi 10 milioni di euro da parte della Regione, a cui si aggiungeranno 21 milioni erogati dallo Stato.
“E’ frutto dell’impegno del governo nazionale e della sinergia con quello regionale, con l’obiettivo di evitare che i siciliani debbano patire la sete”, ha detto il sottosegretario Morelli che era insieme al commissario per le emergenze idriche Nicola Dell’Acqua. “Stiamo parlando di un’opera strategica per assicurare l’approvvigionamento idrico alla popolazione già entro l’estate – ha detto Morelli – e questo è stato possibile grazie a un’azione istituzionale forte, coordinata e rapida, alla quale hanno contribuito in modo decisivo il vicepremier Salvini, il senatore Nino Germanà e il Commissario straordinario per la crisi idrica, con il supporto operativo della società Siciliacque”. Gli impianti di dissalazione, finanziati con 100 milioni di euro di risorse pubbliche (di cui 90 milioni a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027), sono stati pianificati per essere installati e attivi entro l’estate nei comuni di Gela, Trapani e Porto Empedocle. In parallelo, è prevista la costruzione ex novo di un impianto fisso a Porto Empedocle.
In riferimento alla realizzazione del dissalatore di Porto Empedocle, Palazzo d’Orleans precisa in una nota che “la scelta sull’ubicazione dell’impianto è stata effettuata dalla Struttura nazionale del commissario per l’emergenza idrica”