Omicidio volontario e sequestro di persona sono i reati per cui la Procura di Patti ha aperto un’inchiesta dopo la morte di Viviana Parisi, 43 anni, dj di origini torinesi, ma residente a Venetico, in provincia di Messina e dopo la scomparsa del figlio di 4 anni, Gioele.
Il fascicolo è al momento senza indagati: un tecnicismo che consentirà agli investigatori della Squadra Mobile di Messina di avere maggiore margini di manovra nelle indagini. Gli investigatori non seguono né prediligono alcuna pista in particolare.
Un contributo fondamentale alle indagini potrà arrivare dall’autopsia, fissata per questa mattina, ma slittata a pomeriggio. L’esame sul corpo senza vita di Viviana verrà eseguito nell’obitorio dell’ospedale ‘Papardo’ di Messina.
Il pm
“Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli”, ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell’inchiesta.
“Hanno fatto un’opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso – ha sottolineato Cavallo – adesso parlino con noi perché non sappiamo chi sono. E’ strano che nonostante il clamore mediatico non si siano ancora presentati o non ci abbiano contattati. Questa testimonianza è importante – ha spiegato il procuratore – per chiarire una volta per tutte se Gioele era con la madre o no”.