Una riunione informale prima di proseguire con i lavori all’Assemblea regionale siciliana. Questa mattina i capigruppo di maggioranza sono stati protagonisti di un vertice voluto dal governatore siciliano Renato Schifani per trovare la quadra sui Consorzi di bonifica. Ma così non è andata. La riforma attesa da decenni non ha avuto il disco verde in aula
Il nulla osta sugli articoli 3 e 4 del disegno di legge di riforma ha rappresentato lo scoglio principale da superare. I partiti di opposizione hanno chiesto il voto segreto di fronte ad un centrodestra che non è stato compatto su questo fronte. Almeno così sussurra qualche deputato da Palazzo dei Normanni.
Proprio l’articolo tre è stato bocciato col voto segreto facendo emergere una maggioranza spaccata. I franchi tiratori sembrano provenire da Forza Italia e Mpa.
Dopo l’approvazione dei primi due articoli del ddl di riforma dei Consorzi di bonifica, a Sala d’Ercole con voto segreto è stato bocciato l’articolo 3. Il presidente Gaetano Galvagno ha sospeso la seduta e ha convocato la conferenza dei capigruppo. La seduta è stata rinviata a domani alle ore 15.
Al margine di questo incontro si è anche parlato anche dei tempi stretti per l’approvazione della variazione di bilancio e il presidente della Regione ha preannunciato la possibilità di percorrere una strada che permetta di accelerare i tempi sul voto della manovra ter. Come? Dimezzare una parte degli articoli per poterli approvare subito, che hanno a che vedere con i provvedimenti più importanti, e l’altra metà di articoli da discutere a settembre.