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Confiscate a Catania due società di capitali all’imprenditore Michele Guglielmino, di 51 anni, considerato “orbitante” nell’area di influenza del clan Cappello, per un valore complessivo di 31 milioni di euro.
Il provvedimento, emesso dall’ufficio Misure di prevenzione del tribunale etneo, è stato eseguito dalla polizia. Le società comprendono 12 supermercati della catena ‘G.M.’, un’impresa individuale con un distributore di carburante, sette immobili, cinque auto e numerosi conti correnti e rapporti finanziari intestati ai familiari di Guglielmino ma tutti riconducibili a lui.
I beni confiscati erano stati sequestrati nel gennaio del 2018. Con lo stesso provvedimento è stata disposta nei confronti dell’imprenditore la sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per tre anni. Guglielmino, detto ‘Michele da Gesa‘, è ritenuto dagli inquirenti “soggetto con qualificata pericolosita’ sociale”.
A suo carico diverse condanne per traffico di droga, mentre la questura di Catania ricorda in una nota la sua “vicinanza” al clan mafioso dei Cappello.
L’imprenditore, arrestato in diverse operazioni di polizia tra il 2004 e il 2007, secondo gli investigatori, si è poi “distinto” nella capacità di inserirsi nel mercato della grande distribuzione alimentare “reimpiegando il provento delle attività illecite”. Evidenziata dalla polizia anche la “sproporzione” tra i redditi formalmente dichiarati e i beni e le società realizzate.