Oggi è il giorno del voto per il Rettore che guiderà l’Università di Messina nel sessennio 2024-2030. I riflettori sono accesi su chi indosserà l’ermellino dopo Salvatore Cuzzocrea, che si è dimesso ad ottobre in seguito all’inchiesta sui rimborsi. Il clima sin dal finire dell’estate si è fatto molto teso, scandito dagli scontri sulla data delle elezioni e poi sulle denunce del senatore accademico Todaro che si è rivolto anche all’Anac ed ha presentato esposti.
Sono tre i docenti candidati all’ermellino Unime: Michele Limosani, ordinario di Politica Economica, Giovanni Moschella, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico, e Giovanna Spatari, ordinaria di Medicina del Lavoro. Limosani è direttore del Dipartimento di economia, il costituzionalista Moschella è stato pro rettore e si è dimesso a fine estate rimarcando la fine del rapporto di fiducia con Cuzzocrea, la professoressa Spatari è stata pro rettrice al Welfare ed alle pari opportunità. Il tema della continuità/discontinuità è stato al centro dei dibattiti di queste settimane che hanno visto i tre candidati “sfidarsi” sui programmi e sulle rispettive idee di Università.
PRIMA VOTAZIONE
Oggi, giovedì 23 novembre 2023 è il giorno della prima votazione, urne aperte dalle 8 alle 20. Lo scrutinio si svolgerà domani mattina, 24 novembre. Il quorum di validità dell’elezione per l’elezione del Rettore alla prima votazione è pari a n. 677 votanti. Difficilmente quindi sarà possibile avere già domani mattina il nome del nuovo Rettore, tenendo in considerazione il fatto che ci sono tre candidati forti.
Per le votazioni sono stati individuati 12 seggi elettorali, tutti allocati nel plesso centrale dell’Università. Per favorire la più ampia partecipazione al voto da parte dell’elettorato attivo, è stato istituito un servizio bus navetta dai vari Poli verso il Plesso centrale e viceversa.
SECONDA VOTAZIONE E BALLOTTAGGIO
Qualora non si raggiungesse il quorum previsto, lunedì 27 novembre 2023 si terrà la seconda votazione e in questo caso il quorum è della maggioranza dei votanti. Venerdì 1° dicembre 2023 l’eventuale votazione di ballottaggio.
VOTO PONDERATO
Il voto è ponderato, ovvero non tutti i voti hanno lo stesso “peso”. Ad esempio quello degli studenti incide in maniera minima sull’esito finale, al punto che le associazioni studentesche hanno avviato una serie di proteste che nel corso del prossimo sessennio porteranno alla modifica almeno per quanto riguarda il peso di questa componente.
L’ELETTORATO
L’elettorato attivo interessato all’ elezione è così composto (i dati potrebbero subire lievi variazioni, quelli definitivi saranno pubblicati il giorno della prima votazione):
professori di ruolo, ricercatori a tempo indeterminato n. 874 – voto pieno; ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. b) della legge 240/2010, n. 139 – voto pieno; Dirigenti amministrativi n. 6 – voto pieno; Ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. a) della legge 240/2010, n. 137 (voto ponderato al 30%), voti equivalenti n. 41; Personale tecnico-amministrativo, lettori e collaboratori esperti linguistici n. 930 (voto ponderato, 25% del n. complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato), voti equivalenti n. 218; Studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi regolarmente iscritti n. 15536 (voto ponderato, 30% del numero complessivo dei rappresentanti degli stessi in S.A. CdA e nei Consigli di Dipartimento n. 246), voti equivalenti n. 74.
Le attività didattiche saranno sospese nei giorni fissati per le votazioni e nei giorni immediatamente seguenti per procedere alle operazioni di scrutinio.
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