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Il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha convocato la giunta a Palazzo d’Orleans per discutere dell’emergenza maltempo in Sicilia e per adottare i provvedimenti urgenti per farvi fronte.
Presenti tutti gli assessori e diversi dirigenti regionali degli assessorati.
Il governatore ha fatto sapere che si attende la relazione della Protezione Civile sui Comuni isolati. Un dato certo è che sono otto le arterie stradali non percorribili in Sicilia: ss113, ss188 (in piu tratti), ss140, statale Catanese di Agrigento, la statale Platani, un tratto della A29 (nei pressi del km57) e la statale 119.
Si stanno intanto predisponendo interventi su un’ottantina di fiumi, più i 26 annunciati nei giorni scorsi: tra questi, 28 progetti del Genio civile, una decina di interventi strutturali per far fronte al dissesto idrogeologico.
Almeno 15 tra quelli programmati saranno in somma urgenza, tra cui quello sul fiume Gornalunga.
“Stiamo accertando se ci sono responsabilità – ha detto Musumeci – Qualche testa potrebbe saltare. Quello sul Milicia era nella lista degli interventi già dal 2015, ma i soldi non erano stati stanziati“.
Già lunedì 5 novembre sarà diramata una nota di diffida ai sindaci per l’uso di edifici nei pressi di alvei e corsi d’acqua e saranno avviati al lavoro un migliaio di operai tra consorzi di bonifica e corpo forestale per rimuovere fondi di alberi, fanghi e detriti.
Operai e mezzi meccanici dell’Esa, invece, saranno inviati su strade interpoderali e strade di campagna.
Nota polemica sulla vicenda dell’accesso al Policlinico non consentito a Musumeci con il Presidente Conte per rendere omaggio alle vittime: “Non ho parole. O il capo del Cerimoniale del Presidente del Consiglio Conte o il Prefetto hanno mentito. È chiaro di fronte alle dodici vittime ho ritenuto di evitare una reazione che poteva essere anche scomposta. La condotta del capo della prefettura mi è sembrata inadeguata al ruolo. Questo costituisce un grave precedente“.
E annuncia: “Chiederó la rimozione del Prefetto“.