La Struttura commissariale per il contrasto del dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha messo in gara l’intervento per la riqualificazione della spiaggia di Portinente, a Lipari, nelle Eolie. Il bando, pubblicato dagli uffici diretti da Maurizio Croce, prevede la realizzazione di opere per un importo di due milioni di euro. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al prossimo 24 aprile. Si tratta di lavori molto attesi dagli abitanti e dagli estimatori dell’isola, meta ogni anno di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
“Considerata l’alta valenza paesaggistica e l’attrattività del sito – sottolinea il governatore – abbiamo fatto ricorso alle più avanzate tecniche di ingegneria costiera, nella consapevolezza che sono lavori non più differibili anche per proteggere le infrastrutture esistenti e il centro abitato, poco distante dal litorale. Il nostro impegno per la valorizzazione delle tante bellezze della Sicilia non conosce sosta e il contrasto al dissesto idrogeologico è una delle azioni che ci consentono di raggiungere l’obiettivo. Abbiamo messo in campo risorse importanti per ridurre l’impatto dell’erosione costiera, un fenomeno che minaccia le nostre spiagge, e proseguiremo in questa direzione“.
L’intervento riguarda l’unico affaccio a mare balneabile in prossimità del centro urbano, nella parte sud-orientale di Lipari: l’area denominata Portinente o Porto delle genti, che mantiene intatto il suo fascino anche per effetto dei due promontori che la definiscono ai due estremi.
Una baia che il fenomeno erosivo, ancora in evoluzione, ha sensibilmente ristretto, impedendone un utilizzo balneare. L’arenile interessato, che si estende per circa 150 metri, è ormai ridotto a un esile lembo di ciottoli e ghiaia; le stesse costruzioni che vi si trovano a ridosso sono insidiate dalle mareggiate che raggiungono altezze che superano i quattro metri.
L’erosione è stata causata dalla riduzione dell’apporto solido proveniente dalle incisioni torrentizie esistenti. L’esigua profondità trasversale della spiaggia espone la costa all’attacco del moto ondoso e favorisce lo scalzamento al piede delle opere murarie esistenti, con conseguente pericolo di crollo. È per questo che le classificazioni del luogo sono di pericolosità elevata “P3” e di rischio molto elevato “R4”, sia per quanto riguarda le abitazioni sia per le attività turistiche.