Una debole attività stromboliana è in corso al cratere di Sud-Est dell’Etna con emissione di cenere.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania afferma che: “L’ampiezza media del tremore vulcanico è in graduale incremento pur mantenendosi allo stato attuale su livelli medi. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del cratere di Sud Est, intorno ai 2.700 metri sul livello del mare. I segnali infra sonici al momento non mostrano significative variazioni”.
Anche Palermo questa mattina si è svegliata con un leggero velo di cenere nera, prodotta dalle eruzioni dell’Etna, che si è depositata su tetti, terrazzi e strade della città: decine le segnalazioni.
Secondo i meteorologi si tratta delle ceneri dell’Etna, soprattutto quelle prodotte nell’eruzione di due giorni fa, considerata una delle più potenti degli ultimi decenni, che ha provocato fontane di lava arrivate sopra i 4mila metri di altitudine, e della cenere, che è salita ancora più in alto incontrando le correnti sudorientali presenti in quota, che fino a oggi viaggiavano in direzione Est-Ovest.
Un fenomeno immortalato dai satelliti della Nasa in cui si vede il percorso delle nubi di cenere dal vulcano fino a Palermo e alle coste tirreniche della provincia di Trapani.