“Le guerre sono il mio nemico. Io sono contro tutte le guerre, contro la logica della morte. Non sono come quei pacifisti che firmano per rifornire di armi altre nazioni”. Michele Santoro parla da piazza Unione Europea, a Messina, con collegamenti video con altre città, nel giorno della raccolta firme per presentare alle elezioni di giugno la lista “Pace, terra, dignità”.
Il giornalista, uno dei conduttori Rai e autori più noti in Italia, è già stato eurodeputato, eletto nel 2004 come indipendente nella lista dell’allora Ulivo (prese oltre 750 mila preferenze) poco dopo il famoso “editto bulgaro” di Berlusconi per portare avanti la battaglia per la libertà d’informazione. Vi restò un anno perché nel frattempo vinse la battaglia giudiziaria e venne reintegrato in Rai.
IN LISTA UN MESSINESE
Con lui a Messina per l’avvio della raccolta firme indispensabile per competere alle Europee anche il giornalista e politico Raniero La Valle, il docente universitario messinese Nino Mantineo (ex presidente del Cesv, tra i pionieri del Tribunale dei diritti del malato, tra i fondatori della Piccola Comunità nuovi orizzonti ed ex assessore della giunta Accorinti) e Benedetta Sabene (redattrice della trasmissione Servizio Pubblico).
Mantineo, candidato nella lista Pace, terra, dignità ha evidenziato il ruolo fondamentale dello Stretto come luogo d’incontro tra l’Europa ed i popoli del Mediterraneo e non certamente come luogo d’occupazione militare o di ponti strategici a logiche di guerra.
Nel giorno del terribile attentato a Mosca è stato lo scrittore La Valle a ribadire: “Oggi si va verso il baratro. La linea politica dell’Europa non può essere quella del riarmo”, mentre la giornalista ha ricordato le vittime della guerra in Ucraina e i morti a Gaza.
“Il nostro è un urlo per la pace” ha detto Santoro chiedendo una firma in nome della pace, contro la logica dell’invio delle armi e i rischi di guerra nucleare.
I candidati in questa lista evidenziano: “siamo gli unici che chiediamo che le risorse invece che in missili vengano destinate per il rilancio del sud e del mezzogiorno che rappresenta il crocevia del Mediterraneo”.
Quanto al Ponte per Michele Santoro è un’arma di distrazione di massa. “dovrebbe interessare di più quanto costa una tac e come funziona la scuola al sud”.