La Città Metropolitana di Messina sprofonda in una crisi sempre più nera e adesso il possibile stop alle procedure per le risorse del Masterplan (140 milioni di euro) preoccupa anche il Comune di Taormina che da questo ambito conta di poter ottenere i fondi per due importanti progetti, per un ammontare di circa 13 milioni di euro, riguardanti la circonvallazione esterna a Trappitello dalla zona Santa Venera (l’imbocco cioè di Trappitello) sino alle Case popolari (3 milioni) ed il collegamento diretto tra Fondaco d’Accorso, Pietraperciata e Mastrissa, con un ponte che prevede un’uscita all’altezza di contrada Chiusa (10 milioni) e rappresenterebbe un passo verso la futura superstrada Taormina-Giardini-Trappitello.
L’impellenza più immediata per Taormina è quella di andare a realizzare, da qui ai prossimi due anni, la circonvallazione esterna a Trappitello, per avere un’alternativa alla viabilità attuale che si concentra soltanto sulla SS185 (Via Francavilla), unica via di transito per l’utenza della cittadina taorminese e per quella dei vicini centri dell’Alcantara. La necessità di una svolta diventa ineludibile a maggior ragione perché da queste parti sono previsti circa 300 passaggi quotidiani dei mezzi pesanti che dovranno effettuare i lavori per la nuova linea ferroviaria, che individua a Trappitello la stazione Giardini-Alcantara e anche il deposito dei materiali di scavo che sta facendo discutere in questi giorni. Ecco perché serve una circonvallazione esterna a senso unico che andrebbe da Santa Venera sino alle Case Popolari, potendo attraversare a quel punto la cittadina non solo dalla SS185 ma anche con una nuova arteria. L’opera con il senso unico, che il Comune di Taormina vuole realizzare, dovrebbe avere un costo di circa 3 milioni di euro, per i quali si conta di attingere proprio al Masterplan. La casa municipale ha stanziato 38 mila euro per la progettazione definitiva.
Se adesso non ci sarà più la possibilità di ottenere le risorse del Masterplan, l’unica alternativa per il Comune diventerebbe quella di chiedere ad Rfi l’inserimento dell’intervento tra i fondi per le opere di compensazione riguardanti il raddoppio ferroviario, in aggiunta cioè all’impegno che proprio Rfi potrebbe assumere per realizzare sempre a Taormina gli ascensori Lumbi-Fontana Vecchia.
Rischia di impantanarsi pure l’iter per il previsto collegamento tra Fondaco d’Accorso, Pietraperciata e Mastrissa, che riguarda sia Taormina che Castelmola, con un ponte che prevede uscita all’altezza di contrada Chiusa, e che rientra nel Masterplan per 10 milioni. Si tratterebbe di un intervento propedeutico per poter concretizzare il “sogno proibito” della strada a monte per il collegamento diretto tra Taormina, Naxos e Trappitello, per bypassare la Via Umberto e avere un’alternativa all’attuale viabilità che rischia spesso di intrappolare nella SS114 anche i mezzi di soccorso. Su questo fronte il costo dell’opera che un tempo contemplava previsioni “faraoniche” ora si è sensibilmente ristretto ma va anche detto che non c’è intesa al momento tra i Comuni per la copertura finanziaria dei costi di realizzazione del progetto definitivo che si ipotizza dovrebbe attestarsi tra i 10 e i 12 milioni di euro.