Carissimo Ugo, anche oggi voglio proporTi un altro VERO FALSO D’AUTORE IGNOTO della cucina popolare palermitana
Un piatto VEGETARIANO
- Vegetariano ? Gigi, ma che dici se leggo “Bucatini con le sarde ammare”, non sarò cuoco, ma sono siciliano e so che le sarde sono pesci
- Carissimo Ugo ti sbalordirò, ma prima Ti voglio raccontare una storia.
In Sicilia, ma a Palermo in particolare esiste una “Cucina di emulazione” che nasce dall’esigenza di creare piatti sempre diversi con ingredienti spesso uguali.
Questa cucina ha diverse matrici : l’autoironia che i palermitani hanno appreso dai Fenici e dagli Ebrei della Meschita, era un modo di fare il verso alla cucina dei Monsù, la voglia di rendere la tavola, anche se per poco tempo, un momento di rilassamento e di abbandono dei propri crucci e degli affanni quotidiani( ‘a tavula è trazzera), e poi, le popolane palermitane, e non solo loro, sanno che a tavola come a letto la peggior ricetta è
‘a minestra arriquariata !
Ecco che da questa fantasia femminile nascono i “bucatini con le sarde a mare “ che hanno oltre un milione di tentativi d’imitazione, ma che hanno per certa la salvezza delle sarde che resteranno ancora libere di nuotare nell’azzurro mar di Sicilia, per questo è un piatto vegetariano o se più Ti piace “pescetariano” come diceva da piccola mia figlia Martina.
I bucatini con le sarde a mare custodiscono due profumi straordinari quello della spuma bianca delle onde del NOSTRO MARE e quello del finocchietto selvatico appena raccolto nelle nostre colline che NOI BAROCCHI SICILIANI continuiamo a chiamare “montagna”, è un piatto “dove la passolina e l’acciuga salata si sposano, il verde e il rosso si amalgamano, il dolce e il salato si baciano “.
Nei bucatini con le sarde a mare io rivedo la sinfonia di colori, di profumi e di sapori che la NOSTRA AMATISSIMA SICILIA racchiude e che un giorno spero possa musicare il mio amico Marco Betta
Questa è la ricetta che Ti preparerò tra poco. Ingredienti per 4 amici :
500 gr di Bucatini
250 gr di finocchietto selvatico fresco di raccolto “coto d’ora”
4 filetti di alici sott’olio
passolina abbondante
un paio di cucchiai di pinoli tostati
60 gr di “astratto”, sestuplo elioconcentrato di pomodoro
un paio di stimmi di zafferano
olio di frantoio, pepe e muddica atturrata q.b.
Dopo aver pulito il finocchietto togliete la parte più dura e lessatelo, dopo cotto scolatelo e tritatelo finemente a coltello. NON BUTTATE L’ACQUA : ci lesserete i bucatini al momento opportuno.
In una padella riscaldate l’olio di frantoio, aggiungete i filetti di acciuga e fateli sciogliere; aggiungete i pinoli, la passolina e infine il finocchietto tritato e lo zafferano sciolto nell’acqua calda.
ARRIMINATE, fate insaporire e aggiungete l’ASTRATTO diluito in poca acqua di cottura del finocchietto, fate stringere il sugo a fiamma dolce
Nell’ acqua del finocchietto, portata a ebollizione, cuocete i bucatini
TIRATELI FUORI “INGRIDDI”, al dente, e “arriminateli” nella padella col sugo aggiungete una spolverata di pepe macinato fresco e coprite con la MUDDICA ATTURRATA….e
BUON APPETITO
Il Vostro #cuocoperamico