Può una società partecipata che gestisce servizi delicatissimi come quelli destinati ai fragili, ai minori, al sociale, che conta più di mille dipendenti (a vario titolo), essere senza direttore generale da un anno e mezzo e per di più dopo averne cambiati tre in tre anni? Può la stessa partecipata pubblicare un bando per il direttore generale un anno e mezzo fa, nominare una commissione esaminatrice e poi nell’inerzia della stessa, emanare nuovo bando a distanza di tanto tempo? C’è forse una cattiva stella sulla Messina Social City in merito al vertice operativo ed è Fratelli d’Italia voler vederci chiaro. Ad accendere i riflettori sullo strano caso del bando e di una carica non ricoperta è il capogruppo in Consiglio comunale Libero Gioveni.
IL GIALLO
“La mancata nomina del nuovo Direttore Generale della Messina social city da 1 anno e mezzo è un giallo o poco ci manca- scrive Gioveni- Occorre adesso che si faccia estrema chiarezza soprattutto dopo l’ultima trovata del CdA dell’Azienda di revocare persino l’infruttuoso bando pubblicato nel lontano 8 marzo 2023 per rifarne un altro”.
INOPERATIVITA’
Il capogruppo di FdI ha scoperto il caso dopo aver letto il verbale del CdA dello scorso 9 agosto col quale Messina Social City ha inteso annullare tutto a distanza di 1 anno e mezzo a seguito ( ed anche questo è un fatto da approfondire) della totale inoperatività della Commissione esaminatrice che era stata nominata nel lontano 5 aprile 2023.
LO STRANO CASO
“Da quel giorno infatti – spiega Gioveni – la Commissione non ha mai iniziato a svolgere il suo compito ed è ovvio che già questo presuppone un primo nodo da sciogliere”. La domanda è: perché la commissione non ha svolto il suo compito? Cosa è accaduto? Perchè vista l’inoperatività della commissione l’azienda non è intervenuta prima?
TRE DIMISSIONI
“Possibile che da quando la Messina Social City è nata (1 marzo 2019) – prosegue il consigliere – ci siano stati ben tre dimissioni di Direttori Generali (Vincenzo Romano, Natale Trischitta e in ultimo Carmelo Sferro nel febbraio 2023) e a seguire non si sia stato in grado di procedere con un iter amministrativo che potesse a stretto giro generare una nuova figura?”.
Il capogruppo FdI ricorda come il ruolo di Direttore Generale (finora affidato come vice ad un dipendente) in un’azienda conpiù di 1000 dipendenti (fra effettivi e non) e che assolve a una moltitudine di servizi è fondamentale. Gioveni chiede una urgente audizione in Commissione servizi sociali di tutto il CdA e dell’assessore Calafiore perché apprendere non soltanto della revoca del bando e dell’inoperatività della Commissione esaminatrice ma adesso anche della decisione assunta di pubblicare un nuovo avviso di selezione dopo 1 anno e mezzo di totale immobilismo, presuppone l’obbligo di un approfondimento da parte del Consiglio Comunale che, approva i Bilanci dell’Azienda e i contratti di servizio.