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Figuccia: “Basta rese dei conti in coalizione di governo, si pensi ai siciliani”

mercoledì 19 Giugno 2019
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Spero che liti e rese dei conti interne a Forza Italia non finiscano col rallentare l’azione del governo e gli interventi non più rinviabili che vanno realizzati a tutela delle fasce deboli, in favore dello sviluppo, per il rilancio del ruolo delle Province e con questi, la riforma di settori importanti come quella dei rifiuti, delle ipab, del comparto forestale, degli operatori della formazione – a dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars che prosegue – pochi ricorderanno la rubrica “Promesse a vuoto promesse mantenute” edita negli anni novanta su un quotidiano di importanza storica. Ecco, è più che probabile come in occasione dell’ultima campagna elettorale delle europee, qualcuno pur di fare il risultato in Sicilia, abbia detto tutto a tutti prendendo troppi impegni e adesso, che le grane gli iniziano a scoppiare nelle mani, ha la necessità di liberare caselle, partendo da Armao che fu il primo a non votare il suo candidato Milazzo”.

Ebbene sì – aggiunge il parlamentare regionale – a qualcuno non importa affatto la competenza e l’autorevolezza dell’assessore all’Economia che per la prima volta dopo anni di qualunquismo si sta interfacciando autorevolmente con Roma per difendere le nostre prerogative statutarie. FI continua a rispondere a queste logiche, piuttosto che occuparsi della Sicilia e dei siciliani, ed è dunque fisiologico il surclassamento di sovranisti e conservatori già in atto. Il plenipotenziario di Fi in Sicilia e i suoi giannizzeri sono già tormentati da un complesso di Edipo e piangono già le dimensioni di un partitino affossato da una governance che continua a fare i conti senza l’oste. E dopo l’emorragia interna che ha mandato in frantumi buona parte del partito con la fuoriuscita di Pogliese a Catania, Genovese a Messina, Caronia a Palermo e Cannata a Siracusa, viene da chiedersi chi sia ancora il babbuino che va dietro certe logiche. Berlusconi continua a definire la sinistra un pericolo per il Paese escludendo ogni possibilità di un’alleanza con il PD, mentre il coordinatore regionale di Fi in Sicilia strizza l’occhio ai vecchi compagni di militanza sinistroide incurante dell’indirizzo politico del suo capo partito“.

Credo che questo atteggiamento irresponsabile tenuto da Forza Italia vada rivisto e faccio un appello a tutte le forze in campo, di ritrovare l’unità di cui la coalizione necessita. I siciliani – conclude Figuccia – non hanno bisogno di rese muscolari interne ai partiti e di rese dei conti ma di una politica che si metta al lavoro pancia a terra per risolvere i problemi di una terra in pieno affanno con tassi di disoccupazione altissimi, piccole e medie imprese in grande difficoltà”.

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