“Maggioranza unita e obiettivo centrato con bilancio e finanziaria approvati entro l’anno. La lunga maratona d’aula ci consegna una legge di stabilità che mostra attenzione ai territori con misure che intervengono sui comuni siciliani dando risposte concrete e immediate alle esigenze locali. E’ passata la linea di finanziare prevalentemente comuni, fondazioni e parrocchie per concentrare i flussi finanziari su soggetti pubblici ed ecclesiali in grado di attivare meccanismi rapidi per la realizzazione di progettualità”. Lo afferma Nino Germanà, segretario regionale della Lega in Sicilia.
Che aggiunge: “L’impegno della Lega ha permesso di dare risposte concrete per il sostegno all’agricoltura ed in merito alla lotta alla siccità e all’emergenza idrica grazie ad interventi straordinari. Basti pensare all’attivazione delle procedure per la realizzazione dei dissalatori, voluti dal presidente Schifani. Il Parlamento ha lavorato per migliorare l’intero impianto della manovra, l’ennesima di un governo che ha riportato i conti della Regione in bonus, grazie ad un’azione costante di monitoraggio della spesa e di interventi finanziati con fondi extra regionali”.
“Va dato merito al presidente Schifani di avere condotto un’azione utile alla crescita della Sicilia, per la quale la Lega si è spesa costantemente assicurando piena collaborazione ed un’azione sinergica con gli assessorati guidati. Continuiamo ora il lavoro iniziato verso altri traguardi per dare alla nostra Isola condizioni migliori per farla crescere, con la determinazione di incentivare lo sviluppo e l’occupazione. La battaglia più grande è quella per l’eliminazione del gap con le regioni più ricche, ma siamo certi che l’obiettivo è alla nostra portata grazie a ciò che come coalizione di centrodestra stiamo facendo sia in Sicilia che a Roma. Abbiamo davanti un anno importante in cui partiranno altre opere infrastrutturali che daranno una spina dorsale solida alla Sicilia per rialzarsi e guardare al futuro con positività, nell’interesse di tutti e dei nostri figli”, conclude Nino Germanà.