Stamattina alla Fincantieri di Palermo è stato varato un troncone di scafo che poi verrà impiegato in qualche altro cantiere navale, su al nord. Fincantieri è un’azienda a partecipazione di maggioranza statale. In Italia ci sono otto cantieri navali e su otto l’unico che non ha una missione produttiva è, e continua a rimanere, Palermo.
A Monfalcone si costruiscono navi da crociera come a Marghera, ad Ancona navi da crociera di media stazza, a Sestri e negli altri cantieri navi da crociera e navi militari. A questo aggiungiamo che il gruppo Fincantieri ha acquisito i cantieri francesi e quindi dovrà distribuire lavoro anche li.
L’unico cantiere che rimane ai margini dei cicli produttivi è Palermo, l’unica cosa che i 449 operai realizzano sono i tronchi di scafo. Nel 2008 la missione produttiva c’era, si costruivano navi, si facevano riparazioni e anche trasformazioni, la piattaforma era sempre attiva. Dopo ci fu la crisi e dopo la ripresa ci fu il totale disinteresse della Regione Siciliana per il rilancio.
“In passato i Cantieri Navali di Palermo erano fiorenti e produttivi, – dice il senatore Francesco Campannella – fiore all’occhiello della produttività locale. Crocetta dovrebbe dare risposte sui 55 milioni promessi per i bacini galleggianti. Il presidente della Regione non si è mai interessato realmente ai Cantieri navali“. Dal 2008 al 2010 erano circa 2800 gli operai della Fincantieri Palermo che venivano a lavorare da tutta la Sicilia con un indotto altrettanto importante. “Intanto la Fincantieri – continua Campanella – dovrebbe tenere conto che a Palermo sono stati fatti grossi investimenti pubblici, che gli sono stati affidati e che ad oggi non vengono impiegati, per non parlare delle competenze professionali“.