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L'evento

Focus su criminalità nazionale e transnazionale a Messina, Antoci: “Convegno fonte di ispirazione per gli impegni legislativi Ue” CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 17 Settembre 2025

Rafforzare il dialogo e la cooperazione tra i principali attori istituzionali impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, sempre più caratterizzata da dimensioni transnazionali, interconnessioni economiche e strumenti tecnologici avanzati.

Ha avuto luogo ieri, nell’aula magna dell’Università di Messina in piazza Pugliatti 1, il convegno “Criminalità nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa”, organizzato dall’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Giuseppe Antoci, in collaborazione con il procuratore distrettuale antimafia di Messina, Antonio D’Amato, e la rettrice dell’Università, Giovanna Spatari.

Giuseppe Antoci

In onore dei 70 anni della Conferenza di Messina, un evento che ha luogo in un momento importante, non è un convegno che finisce quel giorno, ma deve essere un seme, una fonte di ispirazione per l’attività parlamentare in Parlamento Europeo, per comprendere il fenomeno, soprattutto nel 2025 dove Paesi membri oltre l’Italia hanno grandi difficoltà“, queste le parole di Giuseppe Antoci

L’obiettivo è quello di far diventare questo evento un evento che rimanga, uno strumento e ispirazione per le attività legislative, per comprendere che sui temi della criminalità organizzata transnazionale bisogna fare squadra. Nessuno oggi può pensare che le mafie sono un tema dell’Italia, del Sud. Noi da questa consapevolezza dobbiamo partire, ovvero far comprendere agli stati membri che bisogna fare squadra dal punto di vista normativo, questo è l’unico modo che abbiamo per poter dare e difendere soprattutto la dignità dei cittadini italiani ed europei“.

 

Oltre agli organizzatori sono intervenuti: Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Alessandro Chiocchetti, segretario generale Parlamento Europeo. Presenti anche i quattro Procuratori delle direzioni distrettuali antimafia siciliane, quello di Reggio Calabria, i vertici delle Agenzie Europee Europol, Eurojust, Eppo e AMLA, il Comandanti del ROS dei Carabinieri, quello dello SCICO della Guardia di Finanza e il Direttore dello SCO della Polizia di Stato oltre ad eminenti studiosi di Diritto Penale di alcune Università Italiane.

La Sicilia, una terra che ha perso eroi come Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rocco Chinnici. Per noi del Parlamento europeo quello che ha vissuto questo Paese ci ha insegnato tanto ed è proprio su questo che noi realizziamo delle leggi per tutta l’Europa. E’ per questo che voglio portare con me le storie e le vite che si sono perse lottando contro la criminalità organizzata, e farò di tutto per abbatterla“. Queste le parole di Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo.

Basti pensare che la criminalità organizzata è uno dei problemi centrali che affligge l’Unione Europea in questo momento, e registra più di 20 miliardi all’anno in termini di danno economico. E’ chiaro che il Parlamento come istituzione, come legislatore europeo è in prima linea. La nostra presenza vuole testimoniare la vicinanza del Parlamento e l’attenzione che il Parlamento porta a questi temi. Incontri come questo sono utili per alimentare il dialogo tra il legislatore che predispone gli strumenti e coloro che invece devono utilizzarli giornalmente“, le parole di Alessandro Chiocchetti, segretario generale Parlamento Europeo.

Assitiamo a processi di integrazione fra strutture criminali originalmente diverse nel settore del narcotraffico, nel settore del riciclaggio. Questi sono fenomeni di integrazione sempre più preoccupanti anche perché si avvalgono in misura massiva delle nuove tecnologie, tecniche di dissimulazione, di occultamento sempre più difficili da contrastare“. Le parole di Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

“Un convegno che centra ancora di più la posizione di Messina all’interno di un contesto mediterraneo in cui il protagonismo deve passare anche da questi momenti accademici, di studio e anche di concretezza. La presenza del Presidente del Parlamento europeo è fondamentale per dare un segnale alla città in un tema delicato in cui sono molto spesso tante ombre e poche luci“, conclude Federico Basile, sindaco di Messina.

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