Pace fatta nel centrodestra. Almeno per ora. Anche se qualcuno non ha mancato di storcere il naso. In attesa di scendere nel dettaglio dell’agone politico sul rimpasto, la maggioranza al Comune di Palermo trova la quadra sugli atti da votare nel prossimo futuro. Si è da poco concluso il vertice andato in scena a Palazzo Palagonia fra il sindaco Roberto Lagalla e i principali attori politici della sua coalizione. Al centro del tavolo, ovviamente, la lista della spesa rappresentata dal tesoretto di 61 milioni di euro dell’avanzo vincolato. Prima però c’erano da risolvere alcuni malumori, soprattutto da parte di Fratelli d’Italia, venuti fuori durante la fine della scorsa settimana e relativi alla mancata approvazione della delibera relativa alla polizia municipale.
Il nodo della delibera sulla polizia municipale
Un atto voluto dall’assessore al Ramo Dario Falzone e che ha visto in aula per ben due volte anche il comandante Angelo Colucciello. Ma nonostante la presenza dell’uomo di punta del comando dei vigili urbani, l’aula non è riuscita ad esitare l’atto per le numerose assenze nel centrodestra. Fatto per il quale Giuseppe Milazzo ha strigliato gli alleati, “minacciando” di non presentarsi alla riunione convocata dal sindaco oggi. E invece il capogruppo di Fratelli d’Italia c’era eccome. Un ramoscello d’ulivo. Un segno di pacata distensione apprezzato dal primo cittadino e dagli alleati. Fatto che ha decisamente facilitato il lavoro di sintesi da parte dei pontieri di maggioranza.
La riunione a Palazzo Palagonia
La riunione è iniziata intorno alle 11 e si è conclusa verso le 14. Tre ore nelle quali il primo cittadino ha cercato una sintesi fra le parti. Qualcuno avrebbe fatto notare che buona parte dei 61 milioni di euro sono andati ad assessorati vicini al sindaco, come quelli dei Lavori Pubblici (Totò Orlando) e della Rigenerazione Urbana (Maurizio Carta). Coincidenza figlia della necessità di dare priorità, per una questione burocratica, agli accordi quadro e ai lavori dotati di progettazione esecutiva. Ma nonostante ciò l’accordo per portare l’atto in Consiglio Comunale sembra essere stato trovato.
Prima il pregresso, poi l’avanzo vincolato
L’ordine dei lavori prevederà prima il prelievo e il voto sulla delibera della polizia municipale, per poi passare all’analisi dell’avanzo vincolato. L’aula dovrebbe iniziare ad analizzare il documento e la proposta del sindaco già dalla giornata di domani. Le opposizioni annunciano battaglia e chiedono di potere avere parola su quelli che sono gli investimenti al momento in programma, in particolare su un residuo di circa 7 milioni di euro rimasto al momento senza un’assegnazione. Il voto e quindi il relativo via libera dovrebbero arrivare fra la fine della settimana e l’inizio della prossima.
I nodi da sciogliere prima del voto
Un tempo nel quale si dovrebbero risolvere alcuni nodi da sciogliere. Fra questi c’è la questione relativa allo stadio Renzo Barbera. Fonti di Radio Palazzo riferiscono infatti che dagli uffici dell’area al Patrimonio sono stati chiesti i dettagli dei lavori attualmente in corso nell’impianto di viale del Fante. L’obiettivo è trovare un’intesa con il Palermo calcio sull’effettiva cifra da inserire nell’avanzo vincolato, al fine di evitare l’eventuale ricorso a debiti fuori bilancio. La somma al momento accantonata è di circa 3,5 milioni di euro, anche se gli stessi potrebbero non bastare. Inoltre, da Palazzo delle Aquile si cercherà di fare passi in avanti concreti sulla questione della convenzione, la quale si inizierà a trattare in Consiglio Comunale fra fine anno ed inizio 2025. Ci sono poi i sopracitati 7 milioni di euro rimasti al momento a fondo cassa. Le proposte sono tante ma le regole stringenti che riguardano l’avanzo, come ad esempio la necessità di mandare tutto a gara entro il 31 dicembre, limitano di molto le scelte dell’Amministrazione Comunale.